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Skateboard, Olimpiadi Tokyo: gli azzurri Mazzara e Federico commentano sui social la loro prima gara olimpica

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È tantissima l’emozione per Ivan Federico e Alessandro Mazzara, i due skater italiani che hanno partecipato alla prima, storica, gara olimpica nella specialità Park dello skateboard a Tokyo 2020, non centrando purtroppo la Finale, vinta dall’australiano Keegan Palmer.

Mazzara e Federico, rispettivamente dodicesimo e diciottesimo, hanno espresso tutte le loro sensazioni post-gara nei propri canali social, condividendo la gioia di partecipare a un evento così importante e, nello stesso tempo, anche un pizzico di amarezza per non essersi potuti presentati al top della condizione fisica.

Non sono in finale ma sono felice per i miei amici che ce l’hanno fatta, siamo tutti una grande famiglia, ho skatato a tokyo dopo venti giorni dal mio infortunio, quindi sono molto contento per come è andata, per me essere qui è già un sogno, complimenti a tutti grazie amici di famiglia e fisioterapista. Keep it real“, ha scritto Ale Mazzara in un post pubblicato su Instagram.

 

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Un post condiviso da Alessandro Mazzara (@alemazzara)

Più rattristato Federico, anche lui alle prese con una forma non ottimale appesantita da uno stop arrivato a ridosso della rassegna: “Purtroppo le cose non sono andate come avrei voluto – Ha detto Ivan sempre su Instagram – Mi sono infortunato il ginocchio 3 settimane fa, ho provato a dare il massimo ma capita; soprattutto voglio ringraziare tutti voi che mi avete sostenuto e tifato, alla fine quello che importa è che l’ho skateboard e una big family e questo significa molto! Congratulazioni ai miei amici che hanno rappresentato l’ho skateboard nel miglior modo e forma possibile. Sono felice di far parte di tutto questo, sapendo che è solo l’inizio, molte altre verranno. Parigi 2024 ! Let’s gooo!!!”.

 

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Un post condiviso da Ivan Federico (@ivan_federico)

L’approdo dello skateboard è stato un evento di fondamentale importanza per tutti gli sport rotellistici facenti parti della World Skate. La speranza è che, finalmente, in futuro le porte di Olimpia si possono aprire anche a discipline storiche come la corsa, l’hockey e il pattinaggio artistico a rotelle che, come sappiamo, rappresentano in molti casi l‘eccellenza italiana mondiale assoluta.

Foto: Lapresse

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