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Tennis, Camila Giorgi: “Sono maturata, ho lavorato molto sul mio gioco”

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“Una second life”? Chissà, vedremo. Di sicuro Camila Giorgi non può che sentirsi rinfrancata dopo il successo nel prestigioso WTA 1000 di Montreal, mettendo in fila giocatrici di primissimo livello con un tennis convincente e risalendo la classifica mondiale in maniera impressionante (n.34 del mondo).

Non è cambiato lo stile di Camila, sempre in cerca del vincente, ma un pizzico di riflessione in più c’è. Lo si nota dall’impostazione del dritto, più manovriero, per dare poi alla palla un’accelerazione secca e improvvisa nello scambio. Non si parla di un “monologo di pallate”, ma c’è spazio anche a qualche minima variazione nello spartito.

La Giorgi del Québec ha avuto questi crismi e con tale continuità, in un contesto del tennis femminile privo di grandi fuoriclasse e dominatrici, tutto è davvero possibile. “Sono maturata, sono più consapevole di quello che posso fare e mi lascio anche travolgere dalle emozioni. Lo hanno visto tutti, con le lacrime a fine partita“, le parole della marchigiana intervistata dalla Gazzetta dello Sport.

Lacrime di gioia per un traguardo importante per la sua carriera, in un periodo nel quale si era già compreso che il suo tennis le avrebbe permesso di potersela giocare con le più forti. Le 16 vittorie negli ultimi 20 incontri non sono dato un casuale, al pari dei quarti di finale raggiunti nel torneo olimpico a Tokyo: “Ho lavoro molto sul gioco, la tattica, le variazioni. Sono pronta per Cincinnati, ho voglia di giocare con tanta fiducia“.

Già a Cincinnati, sede del prossimo torneo che precederà gli US Open (ultimo Slam del 2021). L’idea è quella di proseguire nel proprio percorso, senza però dimenticare chi le abbia permesso di arrivare a questi livelli, ovvero papà Sergio: “Nessuno conosce mio padre come me, è un uomo buono e un ottimo tecnico. Mi ha dato tanto, tutto, fin da quando ero bambina, per aiutarmi a crescere come donna e giocatrice. Mi fa lavorare molto, ma mi dà tante soddisfazioni“, le parole orgogliose dell’azzurra.

Foto: LaPresse

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