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Tennis, Lorenzo Musetti al debutto all’US Open ma arriva a Flushing Meadows con il morale a terra

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L’US Open 2021 sarà un nuovo manifesto del movimento tennistico italiano. Saranno nuovamente dieci gli atleti del Bel Paese che saranno ai nastri di partenza del quarto slam dell’anno di scena a Flushing Meadows. Le speranze tricolori saranno riposte soprattutto su Matteo Berrettini, con Jannik Sinner, Lorenzo Sonego e Fabio Fognini leggermente sullo sfondo. Farà la sua prima apparizione sul cemento americano anche Lorenzo Musetti, ma il ragazzo di Carrara non sta vivendo un gran momento.

Il diciannovenne sta vivendo la sua prima vera stagione da professionista, raccogliendo subito delle grandi soddisfazioni. Non si arriva per caso in semifinale di un torneo 500, per la precisione quello di Acapulco, battendo tra gli altri anche un affermato Top 10 come Diego Schwartzman, così come non si raggiungono gli ottavi di finale al Roland Garros, al debutto in uno Slam, strappando applausi e anche due set a sua maestà Novak Djokovic. Da lì però Musetti si è arrestato. 

Da lì altre cinque uscite ed altrettante sconfitte, tra Wimbledon, Bastad, i Giochi Olimpici di Tokyo, le qualificazioni di Cincinnati e Winston-Salem, l’ultima in ordine temporale arrivata due giorni fa. Proprio nella Carolina del Nord è arrivato il ko probabilmente più rumoroso, contro Federico Coria, reduce dalla prima finale ATP in terra svedese. Non per lo scivolone in sé, ma per il modo in cui è arrivato: l’argentino è sì in palla, ma nell’ultimo parziale era palesemente senza energie con le gambe bloccate dai crampi, e Lorenzo è stato tradito dalle sue migliori qualità, tra cui la sensibilità di tocco.

Un momento delicato per il giovane azzurro, che ha ammesso candidamente di essere condizionato anche da alcuni aspetti della sua vita privata che non ha ovviamente rivelato: “Negli ultimi due mesi è stato un brutto periodo della mia vita in generale. Non riesco a trovare delle certezze anche fuori dal campo e questo me lo porto sia in allenamento che in partita” ha rivelato ad Ubitennis.

Qualunque siano questi problemi personali, possono essere comprensibili in un ragazzo di 19 anni, un’età in cui di solito i pensieri sono ben pochi mentre per Lorenzo sta cominciando una vita di responsabilità, in campo e fuori. L’importante è che possa riprendersi il prima possibile e che ritrovi la serenità e la spensieratezza della sua età, ciò che verrà sul cemento dell’US Open, che calcherà per la prima volta da professionista, sarà tutto di guadagnato.

Foto: LaPresse

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