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Tennis, Matteo Berrettini: “Non ho perso le mie consapevolezze, sono un finalista Slam!”

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Questione di mentalità e fiducia. Matteo Berrettini si sta preparando al meglio delle sue possibilità in vista degli US Open che prenderanno il via quest’oggi. L’azzurro, reduce da un infortunio muscolare, arriva all’appuntamento non al top della condizione e la sconfitta nel Masters1000 di Cincinnati contro il canadese Felix Auger-Aliassime lo ha confermato.

Matteo, però, non è tipo da fasciarsi la testa e per questo la voglia di far bene nell’ultimo Slam dell’anno c’è. Del resto, a detta del momento, la forza dei risultati ottenuti in questo 2021 non si è dispersa improvvisamente: “Wimbledon arrivavo con tante partite nelle gambe, prima sulla terra di Parigi poi sull’erba del Queen’s. Qui a New York rientro da un infortunio, una lesione al quadricipite, ho bisogno di giocare, di stare in campo il più possibile. Il livello di consapevolezza dei miei mezzi raggiunto a Wimbledon non si perde, è ancora lì bello scolpito dentro di me. Sono un finalista Slam, punto. Poi c’è la sicurezza che si costruisce match dopo match: quello è un cantiere sempre aperto”, le parole dell’azzurro in un’intervista concessa al Corriere della Sera.

Berrettini, da questo punto di vista, ha detto la sua anche su una questione annosa, ovvero il titolo di miglior tennista di tutti i tempi a chi spetti: “I numeri dicono che Djokovic probabilmente lo è già. Ma al di là dei record, che a me interessano poco, ci sono le emozioni. Di certo Nole è lassù, tra i grandissimi. Io non ho mai nascosto di tifare per Federer: lo facevo da ragazzino, lo faccio oggi. Ma il bello di Djokovic, Federer e Nadal è che sono diversissimi, hanno qualità enormi tra cui si fa fatica a scegliere. È ovvio che stiamo assistendo al tramonto di Roger per limiti di età, ma godiamoci questi tre campioni straordinari finché ci sono”.

Matteo ha chiosato su un tema importante, ovvero i vaccini per il Covid: “Io sto dalla parte della medicina di cui mi fido. Non mi nascondo: sono vaccinato. Non mi piace parlare degli altri ma il vaccino è di sicuro la scelta giusta per me“, la sottolineature del tennista italiano.

Foto: LaPresse