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Tiro a segno, Riccardo Mazzetti: “Abbiamo accumulato stress e fatto i conti con un ambiente ostile”

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Riccardo Mazzetti esprime sui social la propria delusione dopo il mancato accesso alla finale della pistola automatica dai 25 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il nativo di Busto Arsizio ha chiuso l’avventura olimpica in sedicesima prestazione con il punteggio di 572/600. 

Il lombardo ha commentato: “La mia seconda Olimpiade è stata, da atleta, deludente. Ho fatto un percorso di crescita sportiva importante rispetto a Rio 2016, mi sento più in forma e più forte tecnicamente rispetto a cinque anni fa. Ciò che ha fatto la differenza è la serenità intorno a noi atleti, senza di essa è difficile ottenere una buona prestazione. Siamo esseri umani, accumuliamo stress e energie negative da un ambiente ostile. Questa situazione non ha valvole di sfogo, non è come negli sport fisici in cui possiamo sfruttare la rabbia a nostro vantaggio”.

Riccardo Mazzetti ha concluso dichiarando: “Noi dobbiamo tenere tutto dentro e una esitazione di pochi grammi del dito sul grilletto può costare molto cara. Torno comunque soddisfatto come persona. L’affetto dimostrato da amici e parenti a casa e da tutto il mondo del tiro è una indicazione importante per me. Alla fine lo sport rappresenta una parte della vita. L’Olimpiade è solamente una gara, le persone che ci stanno intorno sono per sempre”.

Foto: LaPresse

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