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Tiro con l’arco, l’Italia rinasce dopo Rio 2016. E non mancano i giovani per Parigi 2024

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Mauro Nespoli

Dopo una prima metà di settimana al di sotto delle aspettative, la Nazionale Italiana di tiro con l’arco ha cambiato marcia in extremis rendendo il bilancio complessivo della spedizione oltremodo positivo al termine dei Giochi Olimpici di Tokyo 2021.

Mai nella storia gli arcieri azzurri erano stati in grado di regalare al Bel Paese due medaglie in una singola rassegna a cinque cerchi, prima degli exploit firmati in Giappone da Lucilla Boari (bronzo) e Mauro Nespoli (argento) a livello individuale.

Certo, non mancano alcune note dolenti (tra cui spicca la mancata qualificazione olimpica del terzetto maschile), ma il movimento arcieristico tricolore ha risposto presente riscattando pienamente le zero medaglie conquistate a Rio de Janeiro nel 2016.

Tokyo è stata la prima tappa di passaggio in campo femminile per una squadra giovane ed in grande crescita, che può guardare con ottimismo al triennio che porterà a Parigi 2024. Anche nel settore maschile, oltre alla stella Mauro Nespoli, non mancano giovani in grado di raccogliere il testimone dai grandi veterani (Michele Frangilli e Marco Galiazzo su tutti) che hanno scritto pagine indelebili della disciplina in Italia.

L’obiettivo principale in vista dei prossimi Giochi Olimpici sarà quello di tornare a qualificare entrambe le squadre al completo, in modo da gareggiare in tutti gli eventi a cinque cerchi con in palio medaglie anche per consentire ai vari Alessandro Paoli e Federico Musolesi di fare esperienza nel contesto olimpico.

Foto: Lapresse

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