Tokyo 2021
Vela, Peter Burling: dalla vittoria su Luna Rossa alla beffa atroce a Tokyo 2020. Doppietta mancata
Finale a sorpresa nella classe 49er alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Peter Burling ed il fido Blair Tuke, che ricorderete ricoprire rispettivamente i ruoli di skipper/timoniere e flght controller nell’equipaggio di Team New Zealand che a marzo sconfisse 7-3 Luna Rossa in America’s Cup, sono stati letteralmente beffati nel corso della Medal Race, vedendo sfumare la medaglia d’oro in maniera cocente.
Alla vigilia dell’ultimo atto, infatti, i campioni olimpici in carica maori si presentavano con un vantaggio di soli 4 punti sui britannici Dylan Fletcher e Stuart Bithell: sarebbe stato sufficiente un secondo posto per difendere il titolo conquistato 5 anni fa a Rio 2016. La Medal Race si è decisa in partenza, quando i britannici si sono portati al comando ed hanno dato vita ad un duello spettacolare con i tedeschi Erik Heil e Thomas Ploessel, che ha visto i sudditi di Sua Maestà prevalere all’arrivo per soli 2″. I neozelandesi, dal proprio canto, si sono ritrovati terzi sin dall’avvio, non riuscendo mai a colmare il gap dai due equipaggi che li precedevano. Alla fine si è materializzato proprio l’incastro che sognavano Fletcher e Bithell: Gran Bretagna prima, Nuova Zelanda terza. In tal modo si è verificato un ex aequo in classifica generale a quota 58 punti: da regolamento, in questi casi, a fare da discriminante è il miglior piazzamento nella Medal Race, lo stesso che ha regalato il bronzo a Heil-Ploessel, appaiati a 70 con gli spagnoli Diego Botin le Chever e Iago Lopez Marra, oggi settimi al traguardo.
Peter Burling ha fallito l’impresa di diventare il primo velista della storia a vincere nello stesso anno sia le Olimpiadi sia la Coppa America. In passato Russell Coutts vinse l’America’s Cup nel 2000, anno che prevedeva le Olimpiadi di Sydney: il neozelandese non si presentò ai Giochi in quella stagione, ma va ricordato che conquistò l’oro tra i Finn a Los Angeles 1984. Buddy Melges aveva 62 anni nel 1992, quando i Giochi si disputarono a Barcellona, e lui trascinò America 3 verso la Vecchia Brocca sconfiggendo Il Moro di Venezia: anche per lui niente Olimpiadi quell’anno, ma va ricordato che trionfò tra i Soiling a Monaco 1972. Dennis Connor fu protagonista dei sigilli americani nel 1980 e nel 1988, anni delle Olimpiadi Mosca e di Seoul, a cui non prese parte dopo il bronzo tra i Tempest a Montreal 1976. Nel 1962 Eric Ridder trascinò Constellation verso l’apoteosi in Coppa America, 10 anni dopo essersi laureato campione olimpico nella classe 6 metri ad Helsinki. Insomma, in passato è accaduto che dei campioni olimpici si aggiudicassero anche la prestigiosa Vecchia Brocca in qualità di skipper o timonieri (lo stesso Burling è tra questi), ma mai nel medesimo anno. A Peter Burling è mancato un punto per sfatare il tabù, ma chissà che non possa riprovarci, magari nel 2024…Stiamo solo ipotizzando, perché la data della prossima America’s Cup verrà ufficializzata entro il prossimo 17 settembre.
Da segnalare che la Nuova Zelanda concluderà queste Olimpiadi di Tokyo 2020 senza alcuna medaglia d’oro nella vela. Un durissimo colpo per i maestri in uno dei loro due sport nazionali. Ma il recente ricordo del trionfo in America’s Cup servirà certamente per addolcire la delusione.
Foto: Lapresse