Ciclismo

Vincenzo Nibali ed Elia Viviani verso la Astana. Vinokourov: “Potremmo chiudere in settimana”. Si infiamma il ciclomercato

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Si scalda il mercato del ciclismo e le novità delle ultime ore sono davvero molto scottanti. Come riporta la Gazzetta dello Sport, infatti, Elia Viviani sarebbe nel mirino della Astana insieme a Vincenzo Nibali e Gianni Moscon. Il velocista veronese, bronzo nell’Omnium alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e reduce da due successi al Tour Poitou Charentes, ha ricevuto le proposte di Ineos-Grenadiers e Deceuninck-Quick Step (visto che è in scadenza con la Cofidis, che proverà però a trattenerlo), ma negli ultimissimi giorni si sono aperte le porte della formazione kazaka, su cui ha rimesso le mani l’icona Alexander Vinokourov dopo i due anni di gestione della belga Yana Seel.

Elia Viviani ci penserà, ma sembra molto allettato da questo scenario. Vincenzo Nibali non ha ancora firmato, ma la rosea riporta che per il 90% è tutto a posto e che i manager del siciliano attendono entro un paio di giorni la documentazione per poterla completare. Vinokourov, che oggi tornerà alla Vuelta di Spagna, ha infatti dichiarato: “C’è stato bisogno di tempo per avere la procura da parte dei kazaki, devo firmare io. Ma non ci sono problemi, Nibali ha piacere nel tornare a correre dove ha vinto delle belle gare. E anche con Viviani potremmo chiudere a breve, penso in settimana. Ho chiesto al suo manager Gianni Lombardi se fosse libero e allora gli ho mandato la proposta di un contratto biennale. Viviani è un grande sprinter, l’ha dimostrato alle Olimpiadi. Gli ho parlato e si è dimostrato molto interessato“.

Nibali ha vinto due Giri d’Italia (2013 e 2016) e il Tour de France 2014 con la Astana (con cui ha corso dal 2013 al 2016), per poi trasferirsi alla Bahrain e attualmente alla Trek-Segafredo. In ammiraglia ci saranno Beppe Martinelli e Stefano Zanini, mentre Maurizio Mazzoleni sarà l’allenatore. Va ricordato che Nibali e Viviani hanno già corso insieme: la loro amicizia è nata alla Liquigas tra il 2010 e il 2012. Ne sapremo di più nei prossimi giorni, ma naturalmente si tratterebbe di due enormi colpi che infiammerebbero il ciclomercato.

Foto: Lapresse

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