Pallavolo
Volley femminile, Europei 2021: le favorite. Serbia su tutte. Italia, Russia e Turchia le pretendenti più agguerrite
Difficilmente ci saranno rivoluzioni nei ranking europei con questo strano campionato continentale che va ad iniziare poco dopo i Giochi per recuperare l’edizione non disputata lo scorso anno.
Si può parlare di rivincita ma di fatto questo Europeo è un buon modo per preparare un brodino caldo a chi saprà vincerlo perché ancora una volta l’Europa del volley femminile si è rivelata inferiore al resto del mondo che conta nell’appuntamento più importante e non potrà un Europeo, peraltro senza qualche grande protagonista, ridare anche alle finaliste quello che Tokyo ha tolto loro.
Da una parte ci saranno squadre con desiderio di riscatto ma con la poca adrenalina rimasta dopo il torneo a Cinque Cerchi e dall’altra ci saranno almeno due o tre compagini che hanno preparato soprattutto questo evento e potrebbero dare fastidio ai top team.
In prima fila parte una sola squadra, che ha al collo il bronzo olimpico ma non è uscita del tutto soddisfatta da Tokyo 2021, la Serbia che non ha ancora digerito la sconfitta in semifinale col Brasile e proverà in un torneo che giocherà tutto nel Palasport di casa a Belgrado, a mettere sulla bilancia un altro titolo continentale per rendere positivo questo 2021 in cui l’obiettivo principale era l’oro a Cinque Cerchi ma anche su un Europeo giocato fra le mura amiche si può puntare.
In seconda fila le tre squadre che sono uscite di scena ai quarti a Tokyo, l’Italia di Paola Egonu, la Turchia di Giovanni Guidetti e la Russia di Sergio Busato. Le tre squadre, che possono contare più o meno sulla stessa rosa utilizzata a Tokyo, hanno tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo ma bisognerà vedere quante energie sono rimaste alle protagoniste per poter sbaragliare tutte le rivali.
Alle loro spalle ci sono tre formazioni che potrebbero dire la loro su buoni livelli: il Belgio, l’Olanda è la Germania. Sono formazioni con qualche lacuna, non con una grande continuità di rendimento ma che hanno comunque in organico alcune fuoriclasse in grado, nelle giornate di grazia, di spostare gli equilibri anche ad altissimi livelli. Tra le outsider si possono inserire anche Bulgaria e Polonia che sembrano avere (soprattutto le polacche con l’assenza di Wolosz in regia) qualche freccia in meno al proprio arco rispetto alle altre rivali. Qualsiasi altro inserimento nella lotta per il podio sarebbe una sorpresa clamorosa.
Foto Fivb