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Volley femminile, Italia-USA 2-3: le azzurre non vincono il girone alle Olimpiadi. Rischio Serbia ai quarti

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L’Italia è stata sconfitta dagli USA per 3-2 (21-25; 25-16; 25-27; 25-16; 15-12) e dice addio alle possibilità di conquistare il primo posto nella Pool B alle Olimpiadi di Tokyo 2021. Le azzurre avrebbero potuto chiudere i conti battendo la già eliminata Cina un paio di giorni fa, non ci sono riuscite e oggi si giocavano le proprie chance nello scontro diretto con le americane. Le ragazze del CT Davide Mazzanti hanno sbagliato tanto nei vari fondamentali, non sono state continue e si sono accese soltanto a tratti, prestando il fianco a un avversario sembrato più in palla e motivato. Il nostro sestetto incappa così nel secondo ko consecutivo ai Giochi e chiude la fase gironi con 3 vittorie (10 punti).

Il piazzamento nel girone sarà determinato dal risultato della contesa tra Russia e Turchia. L’Italia sarà terza in caso di vittoria della Russia (con qualsiasi risultato) o in caso di successo delle anatoliche per 3-0 o 3-1, se invece le ragazze di Guidetti si imporranno al tie-break allora le azzurre saranno seconde (partita in programma alle ore 07.20). Non cambia nulla, perché l‘accoppiamento per i quarti di finale sarà definito da un sorteggio in programma al termine dell’ultima partita odierna (Brasile-Kenya alle ore 14.45, salvo ritardi dovuti al prolungarsi di Giappone-Repubblica Dominicana): l’Italia affronterà una tra Serbia e Corea del Sud. L’urna potrebbe dunque portare in dote l’accoppiamento da brividi contro le Campionesse del Mondo, remake della finale iridata persa tre anni fa, oppure un confronto sulla carta più agevole con le asiatiche di coach Lavarini. Appuntamento per mercoledì 4 agosto.

L’Italia non riesce ancora a essere continua, è imprecisa in ricezione ed al servizio, soffre a muro e in attacco si accende soltanto a tratti. Ci sono diversi aspetti da registrare se si vuole davvero fare strada nel torneo: nella sua storia, la Nazionale di volley femminile non è riuscita mai a superare lo scoglio dei quarti di finale e ad entrare in zona medaglia, obiettivo minimo per il gruppo di Mazzanti.

Non sono bastati i 28 punti di Paola Egonu (ha attaccato 62 palloni, mettendone a terra 27). Ofelia Malinov ha insistito sul suo opposto, aprendo soltanto a tratti alle schiacciatrici Caterina Bosetti (12 punti per la titolare) e Miriam Sylla (7, la capitana è subentrata a Elena Pietrini a metà partita e ha dato una svolta). Poco fluido anche il gioco al centro con l’alternanza tra Sarah Fahr (7, 3 muri), Anna Danesi e Cristina Chirichella. Gli USA si sono fatti prendere per mano da Andrea Drews (22 punti) affiancata da Michelle Bartsch (17) e Jordan Larson (13).

LA CRONACA DELLA PARTITA

L’Italia inizia bene la partita, tiene lì le avversarie nei primi scambi (6-6) e poi piazza l’allungo micidiale: mani-out e parallela di Egonu, doppio errore di Larson intervallato da un muro di Pietrini, primo tempo di Fahr per il 13-7. Le azzurre sono in totale controllo, Pietrini giganteggia e si fa vedere anche Danesi col primo tempo (16-10). Gli USA provano a rientrare sfruttando un paio di sbavature di Egonu e una stoccata di Drews (17-14). L’ace di Larson riapre il parziale (19-17), ma Egonu si dà la scossa con un pallonetto e una bordata (21-17). Finale di gestione, l’Italia chiude col diagonale di Egonu.

Gli USA rientrano baldanzosi in campo per la seconda frazione e trovano il 6-3 grazie a due errori di Egonu. Un primo tempo di Danesi e un ace di Bosetti accorciano le distanze (5-6), ma Larson è su di giri (6-8). Un mani-out di Pietrini e un diagonale di Egonu regalano il pareggio a quota 8, ma ancora una volta sono gli errori a frenare le azzurre le americane dilagano con un pallonetto di Drews e un vincente di Barsch (15-10). L’Italia è un po’ troppo confusa in ricezione prima e in attacco poi, non concretizza praticamente nulla e le avversarie hanno davvero vita facile, pareggiando i conti sull’invasione di Fahr.

L’Italia soffre anche in avvio della terza frazione e paga gli errori di Egonu (5-8). Sfruttando però qualche pasticcio dall’altra parte della rete, le azzurre riescono a impattare a quota 8 e danno vita a una parte centrale di set estremamente equilibrata. Le azzurre ingranano pian piano in tutti i fondamentali, ma sul 15-16 vanno in confusione: Washington sulle mani di Pietrini, vincente di Drews, Larson in diagonale, muro di Foluke sul pallonetto di Egonu. Siamo sotto 15-20, Mazzanti decide di inserire Sylla posto di Pietrini e la musica cambia: doppio attacco della subentrata schiacciatrice, poi una cannonata di Egonu e ancora il muro di Sylla (19-21). L’Italia è in fiducia e trova il pareggio: ancora Egonu sulle mani del muro, ace di Sylla e muro di Fahr per il 22-22. Testa a testa finale rovente, gli USA hanno due set-point non consecutivi, ma vengono brillantemente annullati da Egonu e Bosetti (25-25). Egonu trova le mani del muro e Sylla concretizza prontamente il primo set-point a disposizione.

L’Italia stenta anche in avvio di quarto set (2-5), anche se con Sylla e qualche imprecisione avversaria riesce a impattare a quota 8. Gli USA riguadagnano immediatamente il break sfruttando due errori di Egonu intervallati da un primo tempo (12-9). Sylla attacca in rete e poi sbaglia in ricezione (10-14), Washington mura Bosetti e Chirichella commette un errore. Non finisce qui perché Drews va a bersaglio da posto 2 e Washington mura Egonu: sul 18-10 i giochi sono sostanzialmente fatti. Le americane devono soltanto amministrare e la contesa si decide al tie-break.

Il tie-break inizia con un botta e risposta, ma poi gli USA scappano via in un amen con tre punti consecutivi: fast di Washington, Bartsch manda in crisi Sylla in ricezione, diagonale di Larson per il 6-3. Mazzanti chiama time-out, ma la musica non cambia e l’Italia viene doppiata al cambio campo (8-4, Foluke stampa Egonu). L’Italia però non demorde e prova a tenere aperto il parziale con un attacco di Bosetti e una parallela di Egonu (6-8). Drews martella in parallela (7-11), poi Hill trova anche l’ace del 13-8 e sembra finita, ma l’Italia ci crede ancora e riesce clamorosamente a riaprire i conti fino al 14-12. Poi un tocco millimetrico di Egonu sull’attacco avversario regala il successo agli USA.

Foto: LaPresse

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