Pallavolo
Volley femminile, l’Italia sfida la bestia nera Serbia. Tante sconfitte recenti e un trend da invertire
Italia-Serbia, ormai la grande classica della pallavolo internazionale. La partita tra le due Nazionali di volley femminile più forti in assoluto, almeno sulla carta. Le azzurre, però, si sono sempre dovute arrendere negli ultimi anni: finale dei Mondiali 2018 (al tie-break, con qualche chance sciupata dalle nostre portacolori) e semifinale degli Europei 2019 (3-1 abbastanza schiacciante), poi recentemente tre ko per 3-1 in amichevole a Belgrado, prima di partire alla volta del Giappone. Il confronto si riproporrà ai quarti di finale delle Olimpiadi di Tokyo 2021, ma questa volta sarà ancora più brutale dei recenti precedenti: chi perde torna a casa a mani vuote nonostante avesse tutte le carte in regola per puntare al titolo, chi vince prosegue la propria avventura a cinque cerchi ed entra in zona medaglie.
Si tratta di un match davvero da urlo e che tutti si aspettavano più in là nel torneo, poteva essere la finale designata e invece si materializza già al primo turno della fase a eliminazione diretta. L’Italia ha perso clamorosamente contro la già eliminata Cina e poi contro gli USA al tie-break, sciupando due ghiotte occasioni per chiudere il proprio girone al primo posto (regalandosi il quarto di finale contro la Repubblica Dominicana). La Serbia ha ceduto il passo al Brasile e non è riuscita a terminare in prima posizione. Il sorteggio ha poi concretizzato il testa a testa tra le due scuole di punta dell’attuale panorama globale. Le ragazze del CT Davide Mazzanti sfideranno quella che è a tutti gli effetti una bestia nera, bisognerà giocare con la mente libera e senza pensare a quello che è successo negli ultimi precedenti.
Servirà l’impresa, anche perché la nostra Nazionale non ha minimamente convinto durante la fase preliminare. Buon inizio contro Russia e Turchia, poi tanta confusione e troppi errori nelle due partite conclusive che hanno compromesso la classifica. L’Italia non parte battuta e ha i mezzi tecnici e agonistici per mettere sotto torchio le Campionesse del Mondo, ma dovrà confezionare la partita perfetta: servizio concreto, errori contenuti al minimo, precisione in fase offensivo, massima difesa contro le bordate di Boskovic e compagne. L’obiettivo è quello di mettere dei dubbi nella testa della slave e costringerle a fare una partita fuori dai loro schemi, unico modo per cercare davvero di raggiungere la semifinale. E ci sarà bisogno della migliore Paola Egonu, ora sì chiamata al duello rovente con Tijana Boskovic: chi è la migliore giocatrice del mondo?
Foto: Lapresse