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Volley, i convocati di De Giorgi per gli Europei: un nuovo corso con tanti giovani di talento. E Zaytsev…

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L’Italia inizia un nuovo corso dopo le Olimpiadi di Tokyo 2020. La Nazionale di volley maschile è stata eliminata dall’Argentina ai quarti di finale e in Giappone si è concluso (parzialmente) un ciclo. Hanno annunciato l’addio, tra gli altri, Osmany Juantorena e Massimo Colaci, ma anche il CT Chicco Blengini ha lasciato la panchina, come già si sapeva prima dei Giochi. Il nuovo allenatore degli azzurri è Fefé De Giorgi, regista della Generazione dei Fenomeni e capace di vincere tutto con Civitanova nel 2019, prima di subire l’esonero nell’inverno 2021. Il tecnico pugliese si è già messo al lavoro e ha già diramato le sue prime convocazioni, il 17 agosto inizierà un collegiale a Mantova, con tanto di doppia amichevole col Belgio (25-26 agosto), per prepararsi agli ormai imminenti Europei.

L’Italia cercherà un pronto riscatto alla rassegna continentale, in programma dal 1° al 18 settembre, e in quella sede dovrà gettare le fondamenta per il prossimo futuro: i Mondiali 2022 sono dietro l’angolo, le Olimpiadi di Parigi 2024 sono tutt’altro che lontane e la nostra Nazionale non deve farsi trovare impreparata in questo ricambio generazionale. Ivan Zaytsev è stato ritenuto ancora un pilastro, ma lo Zar non sarà della partita agli Europei a causa di un problema la ginocchio che lo ha notevolmente limitato anche durante le Olimpiadi. L’opposto tornerà nella prossima stagione, quando dovrà dare una mano importante con la sua esperienza e la sua caratura tecnica. Tra un paio di settimane non rivedremo in campo nemmeno Luca Vettori e a questo punto l’opposto titolare sembra poter essere Giulio Pinali.

Il 24enne ha ben figurato durante l’ultima annata a Ravenna, nella prossima stagione indosserà la casacca di Trento e si è messo in luce durante la Nations League. Si tratta di un ottimo innesto non soltanto in ottica Europei, ma anche per i prossimi anni: se riuscirà a sfruttare l’occasione potrebbe davvero ambire a un ruolo da protagonista. Alle sue spalle il meno conosciuto Yuri Romanò, anch’egli classe 1997 protagonista nelle varie competizioni giovanili e reduce da due buone annate in Serie A2 (con Siena) che gli hanno permesso di guadagnarsi un meritato contratto con Milano in SuperLega.

La regia è saldamente coperta da Simone Giannelli, indiscusso leader dei prossimi 10 anni di questa Italia. Il reparto degli schiacciatori era quello che sembrava sofferente prima della pandemia, poi l’esplosione di Alessandro Michieletto (strepitoso alle Olimpiadi, classe 2001 in forza a Trento) e di Daniele Lavia (classe 1999 approdato nelle Dolomiti dopo l’esperienza a Modena) ha aperto importanti scenari, senza dimenticarsi di altri ottimi giovani come Francesco Recine (22enne prossimo a difendere i colori di Piacenza dopo i due anni a Ravenna) e Mattia Bottolo (classe 2000 pronto per la sua terza stagione a Padova): ci sono tutte le potenzialità per fare bene anche senza senatori come Osmany Juantorena e Filippo Lanza, che hanno dato l’addio all’azzurro.

Tra i centrali abbiamo trovato un nome nuovo di lusso come quello di Gianluca Galassi (24enne di Monza, ottimo a Tokyo) e si potrà ancora fare affidamento su un veterano di qualità come Simone Anzani, in un reparto puntellato da altri nomi non visti ai Giochi come Fabio Ricci, Daniele Mazzone e Lorenzo Cortesia che assicurano delle garanzie. Fabio Balaso sarà il nostro libero per gli anni a venire, con l’interessante alternativa di Filippo Federici a disposizione.

Foto: Lapresse

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