Seguici su

Pallavolo

Volley, Italia-Argentina 2-3: le pagelle degli azzurri. Travolti da Lima e Conte, game over alle Olimpiadi

Pubblicato

il

L’Italia è stata eliminata dalle Olimpiadi di Tokyo 2021. La nostra Nazionale di volley maschile è stata sconfitta dall’Argentina al tie-break e saluta i Giochi ai quarti di finale, rimanendo fuori dalla zona medaglie come non succedeva da 29 anni (bronzo a Londra 2012 e argento a Rio 2016, gli ultimi precedenti). La formazione guidata dal CT Chicco Blengini torna a casa senza medaglie e in maniera deludente, travolta nella frazione decisiva dal cuore e dall’ardore di un’Albiceleste vulcanica, priva di grandi individualità ma dotata di un grande spirito di squadra e meritatamente vittoriosa.

L’Italia esce da favorita della vigilia, mancando l’obiettivo minimo della semifinale: troppo discontinui, imprecisi in tutti i fondamentali, disattenti e scollati. Ci sarà bisogno di un ricambio generazionale, in parte già incominciato proprio durante l’ultima stagione. Si ripartirà già a settembre con gli Europei e con un nuovo allenatore in panchina: arriverà Fefé De Giorgi, desideroso di fare bene fin da subito e di costruire qualcosa di importante. Di seguito le pagelle di Italia-Argentina 2-3, i voti degli azzurri per il quarto di finale delle Olimpiadi di Tokyo 2021.

PAGELLE ITALIA-ARGENTINA 2-3 OLIMPIADI VOLLEY

IVAN ZAYTSEV: 4. Doveva essere il capitano trascinatore, ma purtroppo lo Zar non affronta queste Olimpiadi nella forma fisica migliore: il ginocchio non è al top, poi si infortuna a un dito durante la competizione e il suo rendimento è decisamente al di sotto delle aspettative. L’opposto fatica a ingranare in una partita da dentro o fuori, soffre il muro-difesa avversario, è troppo discontinuo e segna 8 punti in due set e mezzo, senza impressionare. Viene sostituito da Luca Vettori.

LUCA VETTORI: 5,5. Cerca di sfondare, ma sovente gli manca il colpo necessario, soprattutto nei momenti più caldi. Il suo ingresso in campo ha aiutato a trascinare la contesa al tie-break, ma il gioco non è stato illuminante. Quantomeno chiude in doppia cifra (10, 7 su 15 in attacco).

OSMANY JUANTORENA: 6. La Pantera chiude qui la sua grande avventura in azzurro, senza la gioia di una medaglia d’oro, obiettivo che sperava di poter raggiungere prima o poi. Lo schiacciatore è stato l’ultimo ad alzare la bandiera bianca e ci ha messo tutto quello che aveva, ma oggi la classe e la tecnica non sono bastati. Top scorer con 22 punti.

ALESSANDRO MICHIELETTO: 5,5. In attacco riesce a tenere la linea di galleggiamento poco sotto al 50%, ma è poco spumeggiante nel complesso e la sua tipica verve si vede un po’ a macchia di leopardo. Stiamo parlando di uno schiacciatore decisamente abile e con eccellenti colpi, ha impressionato per tutta l’estate e si è calato benissimo in questo contesto. Il futuro sarà decisamente suo, oggi si è comunque fatto vedere con 21 punti a referto.

SIMONE GIANNELLI: 5,5. La ricezione non gli dà una mano, spesso si trova costretto ad alzare palloni troppo bassi e il potenziale offensivo della Nazionale ne risente. Cerca di spaziare a tutto tondo, provando a chiamare in causa anche i centrali, ma manca il guizzo che dia una svolta e che accenda davvero l’incontro.

GIANLUCA GALASSI: 6. La grande rivelazione di questa stagione azzurra, un nome nuovo al centro che si è distinto durante le Olimpiadi nonostante fosse il suo esordio assoluto. Anche contro l’Argentina si fa apprezzare con un’eccellente precisione in primo tempo (8 su 9), prova a incidere anche a muro ma alla lunga distanza non basta contro Conte e Lima.

SIMONE ANZANI: 5. Muro poco incisivo, primi tempi non sempre efficaci. Il centrale fatica a leggere bene gli avversari e non riesce a decollare. A metà del terzo set viene sostituito da Matteo Piano.

MATTEO PIANO: 5. 4 su 4 in attacco, ma il muro non convince e spesso gli attaccanti avversari hanno vita facile.

MASSIMO COLACI: 6-. Altalenante, ma ci mette la faccia e ci prova in un contesto in cui servono cuore e anima. Il libero recupera diversi palloni, ma alla fine deve alzare bandiera bianca contro Lima e Conte, tutto tranne che dei fenomeni autentici.

JIRI KOVAR, RICCARDO SBERTOLI, DANIELE LAVIA: S.V. Soltanto alcuni scambi nel corso della partita.

GIANLORENZO “CHICCO” BLENGINI: 4. Il CT saluta con una pesantissima sconfitta. Il tecnico piemontese è stato strepitoso a guidare la Nazionale all’argento di Rio 2016, ma successivamente non sono mancati i tanti passaggi a vuoto. Ad agosto 2019 si firmò una grandiosa magia nello sconfiggere la Serbia per 3-0 staccando il biglietto per Tokyo, ma il cammino verso i Giochi e la gestione dell’incontro odierno da dentro o fuori non hanno convinto. Ora tocca a Fefé De Giorgi, già a partire dagli Europei di settembre.

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità