Pallavolo
Volley, Italia-Serbia 0-3: le pagelle delle azzurre. Non si salva nessuna, Mazzanti primo responsabile
L’Italia è stata sconfitta dalla Serbia con un fragoroso 3-0 ed è così stata eliminata ai quarti di finale delle Olimpiadi di Tokyo 2021. Il tabù non si infrange, ancora una volta non si entra tra le prime quattro e si torna a casa senza medaglie. Di seguito le pagelle delle azzurre.
PAGELLE ITALIA-SERBIA 0-3 OLIMPIADI VOLLEY
PAOLA EGONU: 4. Doveva essere la trascinatrice, doveva bombardare a tutto braccio, doveva imporsi nello scontro diretto con Tijana Boskovic. Doveva. L’opposto ha purtroppo le polveri bagnate, non si accende la fiamma, la potenza non è costantemente inaudita come nei giorni migliori, non è trascinante e determinante. Poco contano i 16 punti finali a referto: ko contro Boskovic (oggi ha vinto il testa a testa per la palma di miglior giocatrice al mondo), fuori prematuramente da un’Olimpiade di cui doveva essere protagonista.
ALESSIA ORRO e OFELIA MALINOV: 4. Davide Mazzanti adotta la strategia delle due palleggiatrici, alternandole in campo. Il risultato parla da solo. Le due registe vanno in confusione totale, soffrono la pessima ricezione, non riescono quasi mai a offrire palloni interessanti alle attaccanti e affondano senza colpo ferire. Dall’altra parte della rete Maja Ognjenovic regala una lezioni magistrale.
ELENA PIETRINI e CATERINA BOSETTI: 4. Male su tutta la linea: in ricezione sono opache non riescono a tenere su abbastanza palloni per impensierire la Serbia, in attacco faticano a incidere e spesso vanno a sbattere contro il muro avversario. Spesso vanno in tilt, mancano i terminali all’Italia e crolla tutto il castello di carte.
ANNA DANESI: 5. Parte bene nel primo set timbrando un paio di muri, sembra essere una valida alternativa in attacco ma poi si spegne alla lunga distanza.
SARAH FAHR: 4. Non trova mai il colpo giusto e commette anche alcuni errori grossolani non ammessi in un contesto di questo livello.
MONICA DE GENNARO: 5. Boskovic picchia più forte, il libero ci mette qualche pezza qua e là ma risulta improbo tenere a galla la barca in un contesto decisamente desolante.
CRISTINA CHIRICHELLA: 5. Sostituzione disperata del terzo set. La centrale prende il posto di Fahr, ma la musica non cambia più di tanto.
MIRIAM SYLLA, INDRE SOROKAITE: S.V. In campo soltanto per alcuni scambi.
DAVIDE MAZZANTI: 4. Argento ai Mondiali 2018, bronzo agli Europei 2019, eliminazione ai quarti delle Olimpiadi 2021. Un’involuzione in termini di risultati e sempre sconfitte da parte della Serbia. Sbaglia nella gestione della squadra, non facendo mai cambiare il passo come ci si aspettava. Quella vista a Tokyo è una lontana parente dell’Italia che aveva incantato prima della pandemia.
Foto: Lapresse
Nany74
4 Agosto 2021 at 16:47
Pur senza voler giudicare il lavoro fatto (i risultati parlano da soli, non serve infierire), mi sono fatto spesso questa domanda: se titolare fosse stata Sorokaite ed avesse giocato come ha giocato Egonu, quanto sarebbe durata in campo prima di andare in panchina? Secondo me, meno di 10 punti. Ovvio che questo non avrebbe cambiato l’esito finale, ma forse una botta all’orgoglio personale di vedersi sostituita…..quanto meno si poteva dire di averle provate proprio tutte. Poi c’è poco da dire, il livello della nostra ricezione è desolante…e senza quello, hai poco da spingere pallonetti…anche qui, testa agli europei, sperando di non vedere in campo ragazzine di 15 anni…