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Volley, l’Italia si arrende 2-3 all’Argentina ed è fuori dalle Olimpiadi. La fine di una generazione

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Si è infranta contro lo scoglio dell’Argentina l’avventura della Nazionale italiana di pallavolo alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Una sconfitta amarissima per 2-3, che condanna gli azzurri all’eliminazione ai quarti di finale, come non avveniva addirittura da Barcellona 1992. La compagine albiceleste torna invece tra le magnifiche quattro di Olympia dopo 21 anni. I parziali: 25-21, 23-25, 22-25, 25-14, 12-15.

La selezione tricolore ha peccato di cinismo nei momenti in cui avrebbe potuto dare una spallata ai sudamericani, palesando ancora una volta l’assenza di un vero opposto in grado di fare la differenza: Ivan Zaytsev è stato sostituito nel corso del terzo set dopo aver attaccato con il 31,25% di efficacia (7/16), ma invero anche Luca Vettori non ha fatto molto meglio (7/15, 33,33%). Se in un quarto di finale di una Olimpiade ti ritrovi, de facto, a giocartela senza un opposto affidabile, allora pensare di vincere diventa impresa ardua.

Eppure il match era cominciato in discesa. Nel primo set gli uomini di Blengini, ordinati in fase di cambio palla, trovavano il primo break importante con un ace di Galassi ed un muro di Giannelli che valevano il 18-15. Saliva poi in cattedra Michieletto, prima con un attacco complicato sul 22-20, poi con l’ace che chiudeva il primo parziale sul 25-21.

Il copione non mutava in avvio del secondo parziale, quando l’Italia volava subito sul +4 (6-2). L’Italia tuttavia si inceppava in attacco, anche grazie ad un’Argentina molto più solida in difesa. Facundo Conte e compagni trovavano il pari sull’11-11. L’Italia si illudeva con un muro di Micheieletto (16-14), prima di subire il sorpasso sul 19-20 ed il break (19-21) rivelatosi poi decisivo per la conclusione del set sul 25-23.

La compagine del Bel Paese accusava il colpo e cominciava male la terza frazione, ritrovandosi ben presto ad inseguire gli avversari di 3 lunghezze (5-8). Blengini effettuava dei cambi: dentro Vettori e Piano, fuori Zaytsev ed Anzani. La scossa sembrava maturare, tanto che gli azzurri ritrovavano il pari sul 16-16. Ma era un fuoco di paglia: un muro subito da Michieletto riportava la formazione albiceleste a +2 (19-21), un vantaggio nuovamente sufficiente per andare a conquistare il parziale per 25-22.

Nel quarto set l’Argentina accusava un drastico calo di tensione e l’Italia aveva vita facile nell’imporsi per 25-14: tutto si decideva dunque al tiebreak. Fino al 10-8 firmato da un attacco di Vettori, gli azzurri sembravano in pieno controllo per poter portare a casa la partita. Un grave errore al servizio di Galassi (10-9) portava in battuta Bruno Lima: da quel momento era notte fonda. Il 25enne piazzava l’ace del pareggio, il contrattacco del sorpasso ed ancora l’ace del +2. Juantorena interrompeva la serie (11-12), ma ancora Lima si inventava un folle attacco da seconda linea, sul quale la difesa azzurra rimaneva incredibilmente a guardare (11-13). Una pipe di Conte spingeva l’Argentina a +3, Vettori annullava il primo match-point, prima che ancora una pipe di Conte ponesse fine ai sogni dell’Italia.

In casa azzurra va sottolineata la gagliarda prestazione del solito Osmany Juantorena, 22 punti e 55,25% in attacco: l’italo-cubano è stato l’ultimo ad arrendersi. Bene anche il giovane Alessandro Michieletto, anche se molto più a corrente alternata: 21 punti e 38,89%. L’Italia ha messo a segno 13 muri contro i 6 dell’Argentina, ma non è bastato.

L’eliminazione prematura chiude un’era generazionale della Nazionale di volley. Il quasi 36enne Juantorena saluterà, incerto anche il futuro di Zaytsev, 33 anni ad ottobre. Seppur con qualche giovane innesto, a Tokyo si è vista un’ossatura di squadra molto simile a quella che conquistò l’argento a Rio 2016. Una compagine mai davvero brillante e convincente, a tratti stanca ed appannata, che non a caso era uscita con le ossa rotte nell’unico match contro una big nella fase a gironi, la Polonia. Termina un ciclo, ma il futuro è alle porte. Michieletto, in realtà, è già il presente. E tanti altri giovani sono pronti a portare aria fresca ad un’Italia che da tempo ha perso posizioni nelle gerarchie internazionali. Toccherà al nuovo ct Ferdinando De Giorgi provare a riportare il volley azzurro dove gli compete, già a partire dagli Europei in programma a fine agosto.

Foto: Lapresse

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