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Ciclismo

Vuelta a Burgos, il miglior Fabio Aru da un anno a questa parte. 7° e con i big in montagna

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Alla Vuelta a Burgos, su quel Picon Blanco che già l’anno scorso lo aveva visto autore di una buona prestazione, Fabio Aru è tornato a esprimersi su buoni livelli. Nel 2020 l’azzurro fu ottavo, a 1’20” dal vincitore Remco Evenepoel. Ieri, invece, in una frazione che prevedeva l’arrivo giù in discesa dall’erta in questione, e non in vetta, il Cavaliere dei Quattro Mori è giunto settimo. Il sardo è arrivato al traguardo con un gruppo di altri nove atleti a 50″ dal trionfatore Romain Bardet.

Sulle rampe del Picon Blanco, Aru è stato uno dei primi ad accendere la miccia. Il sardo e il compagno Domenico Pozzovivo si sono mossi a turno, senza, però, riuscire a fare la differenza. Al contrario, Romain Bardet è stato capace di attaccare in modo veemente e staccare tutti. Alle spalle del transalpino si è formato un terzetto composto dal già citato Pozzovivo e dai baschi Mikel Nieve e Mikel Landa. Aru, ad ogni modo, ha scollinato poco dopo i corridori in questione, insieme all’ucraino Mark Padun. Va sottolineato, per onor di cronaca, che Bardet, il più veloce ieri, ha fatto registrare un tempo, in cima all’ascesa, di 23″ superiore a quello di Evenepoel.

Il sardo, in seguito allo scollinamento, lungo una discesa particolarmente tecnica, è stato ripreso da altri corridori, tra cui degli spuntati Egan Bernal, Alexander Vlasov e Pavel Sivakov. Infine, Fabio, ha fatto una discreta volata per i piazzamenti, tanto che solo Tobias Bayer e Padun lo hanno battuto. E ora? Tra due giorni ci sarà un altro esame per il Cavaliere dei Quattro Mori, vale a dire l’asprissimo arrivo in quota di Lagunas de Neila.

L’anno scorso, sull’erta simbolo della Vuelta a Burgos, Aru soffrì di più rispetto a due giorni prima. Il sardo, infatti, fu ventiduesimo a 1’44” da Ivan Sosa. Già replicare la top-10 odierna, dunque, sarebbe un risultato importante. Negli ultimi anni, infatti, il Cavaliere dei Quattro Mori ha comunque avuto, più di qualche volta, dei picchi interessanti, seppur inferiori a quelli delle sue stagioni d’oro, ma gli è mancata la continuità di rendimento.

Foto: Shutterstock

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