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Ciclismo
Vuelta a España 2021, capolavoro di Damiano Caruso! Trionfo in solitaria, risale Ciccone
Dall’Alpe Motta all’Alto de Velefique: due perle assolute, due capolavori incredibili. Un 2021 da ricordare per Damiano Caruso che, dopo aver dato spettacolo al Giro d’Italia, con un successo di tappa e la seconda piazza in classifica generale, timbra nuovamente il cartellino alla Vuelta a España trionfando nella nona frazione con un’impresa d’altri tempi, fatta di 65 chilometri di fuga solitaria. In una delle giornate più importanti del grande giro iberico il siciliano può gioire nuovamente, facendo esultare i tifosi italiani, con il Bel Paese che trova il primo successo in questa edizione. In chiave classifica generale condizione strepitosa per Primoz Roglic che gestisce la situazione da padrone in Maglia Rossa.
Inizio di corsa a velocità folle, come era ben preventivabile. Prima ora percorsa ad oltre 50 km/h di media, con nessun tentativo di fuga che si è riuscito a formare. L’attacco giusto è stato tirato via di forza subito dopo lo scollinamento al primo GPM di giornata, l’Alto de Cuatro Vientos. Undici uomini al comando: Lilian Calmejane (AG2R-Citroën Team), Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Angel Madrazo (Burgos-BH), Julen Amezqueta (Caja Rural-Seguros RGA), Olivier Le Gac, Rudy Molard (Groupama-FDJ), Robert Stannard (Team BikeExchange), Romain Bardet, Martijn Tusveld (Team DSM), Kenny Elissonde (Trek-Segafredo) e Rafal Majka (UAE Team Emirates).
Il gruppo Maglia Rossa non ha lasciato troppo spazio, al massimo un paio di minuti, con la Ineos Grenadiers che si è messa a dettare un gran ritmo in favore di Egan Bernal. Sul Collado Venta Luisa tra gli uomini davanti è andato via in solitaria uno strepitoso Damiano Caruso che ha staccato tutti i rivali: il siciliano ha iniziato a guadagnare a poco a poco sul plotone, aumentando il suo margine.
Il corridore della Bahrain-Victorious ha approcciato l’ascesa conclusiva con 4′ di margine sul plotone principale. Ascesa regolare per l’azzurro che con tenacia è riuscito a gestire il proprio vantaggio e a trionfare a braccia alzate con una gioia immensa. Battaglia aperta tra i big, ad accendere la miccia il solito Adam Yates (Ineos Grenadiers): dimostrazione di forza impressionante però per Primoz Roglic (Jumbo-Visma), apparso devastante, che con una fiammata è riuscito a riprendere il britannico e staccare i rivali. Dopo le prime accelerazioni si è ricompattata la situazione.
A 4 chilometri dall’arrivo nuovo allungo per Yates, ma da dietro la coppia formata da Roglic (secondo al traguardo) ed Enric Mas (Movistar) è riuscita a prendere il largo, guadagnando circa 40” sul terzetto formato da Jack Haig (Bahrain-Victorious), Miguel Angel Lopez (Movistar) e lo stesso Yates. Da dietro eccellente rimonta per Giulio Ciccone, ottavo a 1′ da Roglic ma in netta risalita in classifica generale (ora è stabilmente nella top 10), che è arrivato assieme ad un deludente Egan Bernal (Ineos Grenadiers).
Foto: LaPresse