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Ciclismo

Vuelta a España 2021, da domani si comincia a far sul serio. Chi tra i big proverà a muoversi in questi giorni?

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Dopo due giornate dedicate ai velocisti, la Vuelta a España 2021, domani, cambierà faccia. In programma, infatti, c’è l’arrivo sull’Alto de Cullera, uno strappo di due chilometri all’8,7% di pendenza media. Due anni e mezzo fa, questo stesso traguardo venne proposto dalla Volta a la Comunitat Valenciana e a vincere, in quell’occasione, fu Tadej Pogacar. Lo sloveno si impose in una volata ristretta battendo Alejandro Valverde, che era il grande favorito della vigilia.

Anche domani, peraltro, potremmo vedere un testa a testa tra Valverde e uno sloveno.
Il rappresentante del Lato Solare delle Alpi di cui stiamo parlando, però, è chiaramente Primoz Roglic. Il capitano della Jumbo-Visma, stante il suo spunto veloce, è il grande favorito per il successo parziale. Attenzione, però, a non sottovalutare l’ipotesi fuga. Infatti, siccome dopodomani è nel menù il ben più duro Balcon de Alicante, Roglic potrebbe voler evitare di fare la tappa.

Lo sloveno, infatti, si trova a soli 5″ dalla maglia roja Kenny Elissone e, se vincesse domani, tornerebbe il leader della classifica generale. Alla vigilia di una delle frazioni più dure della Vuelta, forse, Primoz preferirebbe riposarsi, anziché doversi sorbire interviste e premiazioni. In tal caso, quindi, il pallino passerebbe nelle mani della Trek-Segafredo dello stesso Elissonde. La squadra del transalpino, ovviamente, dovrà lavorare poiché possiede la maglia e, inoltre, ha tra le sue file un Giulio Ciccone in grande forma che, su questo arrivo, può fare molto bene.

Giulio, infatti, è un corridore dotato di buona esplosività, il quale è solito esaltarsi su traguardi posti in vetta a brevi strappi. L’abruzzese, sicuramente, starà facendo un pensierino al successo di tappa. Vi sono, infine, da considerare anche le squadre di quei corridori che non fanno classifica, ma che possono competere per il trionfo domani, come la Bora-Hansgrohe, che potrebbe lavorare per lanciare, nel finale, Felix Grossschartner e Maximilian Schachmann, o la Cofidis di Guillaume Martin.

Gran parte delle altre squadre dei big, invece, dovrebbero, in linea teorica, disinteressarsi della frazione. Difficilmente, infatti, qualcuno vorrà rischiare di lasciare a Roglic dieci secondi di abbuono e magari qualche altro secondo per via di eventuali buchi. Anche corridori in buona forma come Adam Yates, Egan Bernal e Mikel Landa, su un arrivo del genere, partono decisamente svantaggiati rispetto al rapidissimo fuoriclasse sloveno della Jumbo-Visma.

Foto: Lapresse

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