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Vuelta a España 2021, Egan Bernal parte in ritardo nella corsa alla Tripla Corona. E Richard Carapaz…

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Inizio in salita per Egan Bernal e Richard Carapaz alla Vuelta a España 2021. Perdere tempo da Roglic nel prologo, chiaramente, non è la fine del mondo. Tuttavia, anche per una questione di morale, sarebbe stato meglio, per i due leader del Team Ineos, limitare maggiormente i danni dal fuoriclasse sloveno. In appena sette chilometri, infatti, Bernal e Carapaz hanno perso rispettivamente 27″ e 25″ dal campione uscente del grande giro spagnolo.

Carapaz e Bernal dovranno correre una Vuelta all’attacco, consci che staccare Roglic, quando questi è al top, è impresa assai ardua. Inoltre, c’è un’altra cronometro nel menù del grande giro spagnolo, per cui il distacco da infliggere al fuoriclasse sloveno è, in verità, superiore ai meri venticinque secondi che accusano ora i due sudamericani. Già dopodomani, ad ogni modo, Carapaz e Bernal troveranno il terreno per provare a mettere in difficoltà Roglic.

Il Picon Blanco, sede d’arrivo della terza tappa di quest’edizione della Vuelta, è un’ascesa non lunghissima, ma decisamente tosta, ove si possono scavare solchi non indifferenti. Partiamo da un presupposto: se Roglic sta bene non solo sarà difficile metterlo in difficoltà, ma su un terreno del genere potrebbe essere lui a fare la differenza, dato che Carapaz e Bernal, generalmente, preferiscono ascese un filo più lunghe.

Tuttavia, i due sudamericani hanno dalla loro la superiorità numerica. Il Team Ineos, peraltro, schiera, al fianco di Carapaz e Bernal, altri due outsider interessanti come Adam Yates e Pavel Sivakov. La Jumbo-Visma è un’ottima squadra e Kuss può dare una mano importante a Roglic, ma la Ineos ha davvero tante carte nel mazzo e deve provare a stringere lo sloveno nella sua morsa nelle varie tappe di montagna.

Foto: Lapresse

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