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Vuelta a España 2021, fuga bidone e classifica ribaltata! Eiking e Martin guadagnano 18 posizioni! Roglic a 2’17”

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La Vuelta a España 2021 ha vissuto l’ennesima svolta inaspettata di questi primi dieci giorni. I 189 chilometri da Roquetas de Mar a Rincón de la Victoria sembravano di preparazione alle giornate che verranno in futuro, ed invece questa decima tappa verrà ricordata con due semplici parole, ma d’impatto: fuga bidone. Sfruttando il poco lavoro della Jumbo-Visma di Primoz Roglic, in trentuno sono andati via in mattinata e Michael Storer (Team DSM) si è tolto la soddisfazione di arrivare da solo al traguardo, ma i più soddisfatti della giornata sono i nuovi capisaldi della generale, il norvegese Odd Christian Eiking ed il francese Guillaume Martin, stamattina diciannovesimo e ventesimo.

Partiamo dallo scandinavo dell’Intermarché-Wanty Gobert, che tramite questo tentativo è diventato la nuova maglia rossa. La soddisfazione più grande della carriera per il ventiseienne nato a Stord, che fino ad oggi poteva vantare soltanto una vittoria di tappa alla Boucles de l’Auline nel 2017, in maglia FDJ, e un quinto posto con relativo successo nella classifica a giovani del Giro di Norvegia 2016. Al suo quarto Grande Giro della carriera, Eiking si è ritagliato il suo posto al sole con questa fuga, ma sarà difficile vederlo protagonista fino a Santiago de Compostela. Intanto, si godrà il momento da leader della generale.

Discorso leggermente diverso per Martin: il francese della Cofidis è stato spesso protagonista dei Grandi Giri, facendosi vedere proprio grazie agli attacchi da lontano, a volte anche un po’ scriteriati e dettati soltanto dall’istinto e mai da un preciso piano di gara. Però negli ultimi tempi sembra aver corretto un po’ il tiro: lo scorso anno in Spagna si dedicò alla classifica scalatori strappando anche il successo finale mentre quest’anno, al Tour de France, ha ottenuto la sua prima top 10 in un Grand Tour. E in che modo? Ovviamente sfruttando un tentativo da lontano nella quattordicesima tappa, la Carcassonne-Quillan, issandosi fino al secondo posto della generale ad una settimana dal termine e mantenendo le ruote per rimanere fra i primi dieci fino a Parigi.

Due belle storie, ma che in teoria sono destinate ad esaurirsi abbastanza presto. Abbiamo detto di Eiking, che non ha mai rivestito un ruolo da protagonista e nelle frazioni precedenti si è comportato discretamente, ma senza riuscire a tenere le ruote dei migliori. Martin invece potrebbe dire la sua in ottica classifica generale, ma nemmeno lui è apparso in forma eccellente in questa prima parte di Vuelta, staccandosi spesso da coloro che combattono per le posizioni buone di classifica. Il suo margine di 1’47” su Enric Mas non è abbastanza per permettergli di puntare al podio a fine corsa, ma magari potrà provare a ‘salvare la gamba’ per strappare un piazzamento in Top 10, così come fatto alla Grande Boucle. Figuriamoci per la vittoria, con Primoz Roglic terzo a 2’17” dalla rossa di Eiking e che, a parte la caduta in discesa, è parso davvero una spanna sopra tutti.

Foto: LaPresse

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