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Vuelta a España 2021: giornata da dimenticare per Giulio Ciccone. Prima staccato tra i ventagli, poi in salita

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Fino ad ora si era mosso nel migliore dei modi nel primo grande giro della carriera da capitano. Le giornate negative capitano a tutti, l’importante è riuscire a superarle senza grossi intoppi. Una sesta tappa da dimenticare quella odierna per Giulio Ciccone alla Vuelta a España 2021: l’abruzzese però se l’è cavata perdendo solamente 25” da Primoz Roglic, nuova Maglia Rossa.

L’azzurro è andato in difficoltà nel momento clou della frazione, quando la Ineos Grenadiers ha aumentato l’andatura con il vento laterale, distruggendo il gruppo con i ventagli. Non abile in queste situazioni, non supportato al meglio anche dalla Trek-Segafredo, che ha visto perdere contatto anche la Maglia Rossa di Kenny Elissonde, Ciccone si è staccato, perdendo qualche centinaia di metri dal plotone principale.

Rientrato il pericolo, non senza qualche sforzo ulteriore, lo scalatore tricolore non è riuscito ad approcciare l’ascesa conclusiva che portava all’Alto de la Montaña de Cullera nelle posizioni d’avanguardia, subendo e non poco la prima trainata degli uomini di Egan Bernal. Rimonta disperata la sua, con il buco ormai preso: a tutta fino al traguardo ha pagato poco più di venti secondi dai big, limitando oggettivamente i danni (è settimo in classifica generale a 58” da Roglic con tutte le salite ancora da affrontare).

Ad ammettere le difficoltà avute è stato proprio l’abruzzese nel post tappa: “Avrei potuto limitare il distacco dai primi corridori, ma abbiamo pagato troppo per le insidie di oggi. Purtroppo all’inizio dell’ultima rampa ero troppo indietro e rientrare, su una salita così esplosiva, non è stato facile”. Non si abbatte l’azzurro: “Nessun dramma, però. Domani sarà un’altra giornata dura, voltiamo pagina”.

Foto: Lapresse

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