Ciclismo

Vuelta a España 2021, il percorso della terza settimana: ultime battaglie in salita tra Lagos de Covadonga e Altu d’El Gamoniteiru. Finale a cronometro

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La Vuelta a España 2021 si appresta ad affrontare la sua terza e ultima settimana che porterà i corridori da Laredo a Santiago de Compostela. Qui verrà decretato il vincitore di questa 76esima edizione della grande corsa a tappe iberica. Questi ultimi sei giorni di gara verranno spartiti con: una tappa per velocisti, una per finisseur, tre di montagna, e la cronometro individuale che chiuderà la Vuelta 2021 domenica 5 settembre.

Martedì 31 agosto – Sedicesima tappa: Laredo-Santa Cruz de Bezana (180 km)

La tappa di domani partirà verso i suoi primi 20 chilometri totalmente pianeggianti. Dopodiché il terreno inizierà a muoversi con alcuni tratti di saliscendi. Inoltre, al chilometro 106,2, è presente il GPM di terza categoria dell’Alto de HIjas con i suoi 4,2 chilometri e una pendenza media del 6,5%.

Altri due zampellotti condurranno allo sprint intermedio di Santilana del Mar, posizionato al chilometro 147,6, dove potremmo assistere ad una prima lotta tra i velocisti. Il percorso vallonato terminerà a 9 chilometri dalla fine; dopodiché una leggera ascesa condurrà agli ultimi 2000 metri di tappa. Da qui sino all’arrivo sarà tutta pianura.

Mercoledì 1° settembre – Diciassettesima tappa: Unquera-Lagos de Covadonga (185,8 km)

Sarà una giornata senza un attimo di tregua, contraddistinta da quattro GPM. Il primo, al chilometro 37,3, sarà il terza categoria dell’Altu de Hortigueru con i suoi 5,3 chilometri al 4,7% di pendenza media. Una veloce discesa, seguita da un’altrettanta dolce salita, porterà il gruppo al GPM di prima categoria de La Collada Llomena (km 87,9) con i suoi 7,6 chilometri al 9,3%. Sarà una vera e propria rampa che verrà ripetuta una seconda volta al chilometro 129,6, con tanto di punti bonus. Questo GPM presenta picchi del 14% a metà ascesa.

Qui si farà un’ulteriore e decisiva differenza che verrà incrementata dalla scalata finale verso il traguardo. Quest’ultima verrà anticipata dal traguardo volante di Cangues d’Onis (km 163,5). Ed eccoci dunque arrivati all‘ascesa di Lagos de Covadonga: un GPM di categoria speciale lunga 12,5 chilometri al 6,9%. Al chilometro 6 di ascesa si toccheranno punte del 16%, mentre la parte conclusiva che porta alla vetta presenta un doppio saliscendi. Traguardo in leggera ascesa.

Giovedì 2 settembre – Diciottesima tappa: Salas-Altu d’El Gamoniteiru (162,6 km)

Penultima occasione per fare la differenza in salita. Si partirà subito risalendo piano piano sino alla rampa del primo GPM del giorno, il prima categoria del Puertu de San Llaurienzu (km 54,1) con i suoi 9,9 chilometri all’8,6%. Questa ascesa a gradoni tocca il suo picco massimo dopo soli 1500 metri, con la bellezza del 16% di pendenza. Una lunga e tecnica discesa porterà il plotone al traguardo volante di Barzana (km 86,5). Quest’ultimo fungerà da apripista verso il GPM di prima categoria dell’Altu de la Cobertoria con i suoi 7,9 chilometri all’8,6% e una seconda parte più tecnica con picchi del 14%.

Una discesa di 13 chilometri condurrà a circa 25 chilometri di pianura, prima di approcciare il seconda categoria con bonus dell’Altu la Sega o del Cordal con i suoi 12,2 chilometri al 3,8%. Questo sarà il preambolo della temutissima scalata finale verso l’Altu d’El Gamoniteiru, una micidiale ascesa di categoria speciale lunga ben 14,6 chilometri con una pendenza media del 9,8%: infinito. Quasi tutta la scalata si aggira tra il 10 e l’11% con picchi del 17% nei suoi ultimi 600 metri prima del traguardo.

Venerdì 3 settembre – Diciannovesima tappa: Tapia-Monforte de Lemos (191,2 km)

Questa sarà una frazione per fuggitivi o velocisti resistenti in salita, scandita da una prima metà con tre GPM e la seconda mossa ma senza grandi difficoltà altimetriche. Dopo i primi 12 chilometri in pianura, si inizierà a salire verso il GPM di terza categoria dell’Alto de Sela d’Entorcisa con i suoi 9,9 chilometri al 3,9%, seguito subito dopo dal seconda categoria dell’Alto da Garganta (km 34,5), una dura ascesa di 10,3 chilometri al 5,6%.

Una breve ma tecnica discesa porterà dunque al GPM di seconda categoria dell’Alto de Barbeitos con i suoi 11,8 chilometri al 3,8%. Da qui in poi la tappa sarà costantemente vallonata, compresa la parte del traguardo volante di Oural al chilometro 163,6. Gli ultimi 10 chilometri sono totalmente pianeggianti sino al traguardo.

Sabato 4 settembre – Ventesima tappa: Sanxenxo-Mos. Castro de Herville (202,2 km)

Ultima tappa di montagna ma sicuramente la meno insidiosa di questa terza settimana. Dopo una prima metà di gara senza alcun GPM, ma comunque un tracciato vallonato, al chilometro 111,6 è presente il GPM di terza categoria dell’Alto de Vilachan con i suoi 6,5 chilometri al 5,4%. Una veloce discesa porterà al seconda categoria dell’Alto de Mabia (km 126,8) con i suoi 6 chilometri al 5,7%. Un’altra veloce discesa condurrà dunque al prima categoria dell’Alto de Mougas (km 146,2) con i suoi 9,8 chilometri al 6,4% e punte del 15% nella sua primissima parte di scalata.

Dalla vetta si percorreranno 10 chilometri in discesa che porteranno al traguardo volante di Baiona, preambolo del GPM di seconda categoria con punti bonus dell’Alto de Prado: 6,5 chilometri al 6,3%. Infine, al chilometro 192,5, si approccerà l’ascesa finale di Mos. Castro de Herville, un seconda categoria di 9,7 chilometri al 4,8% con punte massime del 16% dopo 3,5 chilometri di salita. Finale al 9,5%.

Domenica 5 settembre – Ventunesima tappa: Padrón-Santiago de Compostela (33,8 km)

Ultima tappa di questa edizione che si concluderà dunque con una cronometro individuale. La prima metà è costituita da una salita continua che terminerà intorno al chilometro 13, prima di approcciare una discesa che porterà a Bertamirans, dove avrà inizio una seconda parte vallonata. Il percorso, tortuoso e tecnico, sarà sicuramente un fattore determinante per il podio. Il finale è in leggera ascesa sino alla rampa degli ultimi 400 metri prima del traguardo.

Foto: Lapresse

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