Ciclismo
Vuelta a España 2021, pagelle di oggi: Magnus Cort strepitoso, Roglic superiore a tutti. Spettacolare Bagioli
PAGELLE SESTA TAPPA VUELTA A ESPANA 2021
Magnus Cort Nielsen, voto 10: un colpo di vera classe quello odierno. Non era facile centrare la fuga giusta, ancor di più portarla al termine. Il danese della EF Nippo si dà da fare, ma conserva le energie giuste per il finale: sullo strappo conclusivo dà tutto, viene praticamente raggiunto da Roglic, ma riesce comunque a sprintare e ad esultare a braccia alzate. Quarta affermazione della carriera in terra iberica, quinta in un grande giro, eccellente palmares.
Primoz Roglic, voto 8: arriva, dopo la cronometro iniziale, un’altra importante dimostrazione di forza da parte dello sloveno della Jumbo-Visma. Quando alza il ritmo in salita non ce n’è praticamente per nessuno, troppo superiore. Da capire se lasciare la vittoria a Nielsen sia stata una scelta o se sono mancati gli ultimi cento metri per trionfare.
Andrea Bagioli, voto 8: altra importantissima dimostrazione di classe del giovane corridore azzurro. Su questi arrivi riuscire a tenere il passo di Roglic significa essere tra i migliori al mondo. Chiude terzo, ma lo vedremo sicuramente ancora protagonista.
Ineos Grenadiers, voto 7,5: lo squadrone britannico oggi mette le cose in chiaro, si fa sul serio per la classifica generale. Protagonista prima nel vento, poi all’approccio della salita finale, trascinando un Egan Bernal non ancora al top della forma.
Michael Matthews, voto 7: non è arrivata la vittoria, dopo che la Bike Exchange ha tirato praticamente tutta la giornata, però l’australiano è stato grande protagonista. La condizione è super, nei prossimi giorni potrà riprovarci.
Aleksandr Vlasov, voto 6,5: in crescita le quotazioni del russo dopo la deludente prima uscita in salita. Oggi chiude quarto e recupera posizioni in classifica.
Mikel Landa, voto 5: molto deludente l’iberico che perde altri secondi, dopo i tanti lasciati sul piatto nella cronometro inaugurale.
Giulio Ciccone, voto 5: giornata da dimenticare per l’azzurro. Prima in difficoltà nel vento, poi sulla salita finale, con 25” persi da Roglic. Bisognerà resettare verso le salite.
Foto: Lapresse