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Vuelta a España 2021, Primoz Roglic lascia la vittoria a Cort Nielsen dopo ciò che è accaduto con Gino Mader

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Primoz Roglic ha sfiorato il secondo successo di tappa in sei giorni nell’odierna Requena – Alto de la Montaña de Cullera, sesta frazione della Vuelta a España 2021. Lo sloveno, infatti, sullo strappo finale si è levato di ruota tutti gli altri uomini di classifica ed è arrivato a un soffio dal superare il danese Magnus Cort Nielsen, il quale ha alzato le braccia al cielo proprio davanti al capitano della Jumbo-Visma.

Innanzitutto, bisogna dire che Cort Nielsen ha fatto un numero incredibile. Sulla salita finale, infatti, il danese è andato forte tanto quanto corridori del rango di Adam Yates e Mikel Landa. Dopodiché, anche le ultime centinaia di metri, dal punto di vista planimetrico, data la curva posta poco prima del traguardo, favorivano chi era in testa, il quale, una volta imboccato il brevissimo rettilineo d’arrivo, era pressoché impossibile da superare.

Certamente, però, Roglic avrebbe potuto vincere se solo fosse partito cinquanta metri prima. Lo sloveno, tuttavia, ha voluto evitare di replicare un finale come quello visto quest’anno a Valdeblore La Colmiane alla Parigi-Nizza. Quel dì, infatti, Primoz andò a riprendere e a staccare Gino Mader a pochi passi dall’arrivo, finendo vittima di feroci critiche. Probabilmente a Roglic interessa il giusto di ciò che si scrive su di lui, ma lasciare il successo a Cort Nielsen significa farsi qualche amico in più in gruppo, il che non guasta mai.

Oltretutto, c’è anche l’impressione che oggi Roglic non volesse fare la tappa. La Jumbo-Visma dello sloveno, al contrario di Ineos e Movistar, non ha lavorato e avrebbe lasciato andare volentieri la fuga. Alla fine, come si dice in gergo, oggi Roglic è tornato a casa con “la botte piena e la moglie ubriaca“. La sua squadra non si è spremuta e lui ha guadagnato su tutti i rivali per il successo finale.

Foto: Lapresse

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