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Ciclismo

Vuelta a España, Primoz Roglic in controllo. Sarà lo spettro del Gamoniteiru lo scoglio più duro

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Primoz Roglic, ieri, ha perso la maglia roja di leader della classifica generale della Vuelta a España 2021, ma oggi, sul muro di Valdepeñas de Jaén, ha lanciato un segnale importante. Il corridore sloveno, che ha conquistato l’odierna undicesima tappa della Vuelta al termine di un incredibile braccio di ferro con Enric Mas, resta il principale candidato al successo finale. Al giro di boa della manifestazione, infatti, il fuoriclasse della Jumbo-Visma ha già un vantaggio importante su tutti i rivali più quotati, eccezion fatta per il sopraccitato Mas.

Il nativo delle isole Baleari si trova a 35″ dallo sloveno, ma virtualmente il distacco, tra i due, è più ampio dato che Roglic ha dalla sua la cronometro finale. Miguel Angel Lopez, invece, è a 1’32” da Primoz, mentre l’australiano Jack Haig è a due minuti. La situazione è ancora peggiore per la coppia della Ineos composta da Egan Bernal e Adam Yates. Il vincitore del Giro ha già accumulato un distacco di 2’50” nei confronti del rivale, mentre il britannico è a oltre tre minuti.

Salvo infortuni, Roglic ha buone chance di centrare il tris. Lo sloveno, infatti, dovrebbe essere più fresco di Mas, il quale è reduce dal Tour, e ha al suo fianco una Jumbo-Visma solida e in crescita. Gli ostacoli principali, per Primoz, sarannò la frazione di questo sabato, la quale prevede l’arrivo in quota sul Pico Viluercas, e, soprattutto, le due frazioni d’alta montagna della terza settimana che terminano sui Lagos de Covadonga e sull’inendito e terribile Altu d’El Gamoniteiru.

Quest’ultima erta, 14,6 chilometri al 9,8%, pare essere il reale nemico di Roglic da qui alla fine. Su una salita così dura, infatti, non contano tanto le caratteristiche dei corridori, quanto la freschezza rimasta nelle gambe dopo due settimane e mezzo di gara. I precedenti, su salite simili, tra Roglic e Mas, ci raccontando di un Enric che diede 10″ a Primoz, l’anno scorso, sempre alla Vuelta, sull’Angliru. Al contrario, invece, qualche settimana prima, al Tour de France, sul Col de la Loze, lo sloveno diede quasi un minuto allo spagnolo, il quale, comunque, concluse la frazione con un ottimo sesto posto.

Per Roglic, innanzitutto, sarebbe importante non perdere il tesoretto fin qui costruito su Mas prima di quella frazione. 35″ sono pochi, ma Primoz ha dalla sua la cronometro e quest’anno, con il cambio di materiali avvenuto in casa Jumbo-Visma, sembra andare forte come non mai nella disciplina in questione. Mas, dal canto suo, dovrà riuscire a mantenere la condizione attuale per un’altra settimana per insidiare lo sloveno. Roglic al top, infatti, non teme alcuna salita e se Mas dovesse tentennare, il Gamoniteiru, da nemico, potrebbe trasformarsi in alleato del corridore della Jumbo-Visma.

Foto: Lapresse

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