Seguici su

Senza categoria

Atletica, Catelin Tecuceanu: “Dal 2018 aspetto la cittadinanza italiana. Ho già rifiutato la Romania”

Pubblicato

il

Catelin Tecuceanu potrebbe risollevare il mezzofondo italiano. Ne avevamo parlato a inizio mese, quando questo ragazzo di 22 anni vinse gli 800 metri al Palio della Quercia con il bel tempo di 1:45.19, migliorando di oltre mezzo secondo il suo precedente personale (1:45.74) e sconfisse due rivali quotati come i britannici Elliot Giles e Jake Wightman. Due settimane fa, in una delle ultime gare stagionali, si è spinto addirittura fino a 1:44.93 in quel di Zagabria: un italiano non correva su quei livelli da otto anni. Catalin Tecuceanu, però, non ha la cittadinanza italiana: la sua pratica italiana giace presso la Questura di Padova dal 2018.

Questo ragazzo è nato a Tecuci (in Romania), ma si è trasferito in Italia insieme alla famiglia da quando aveva nove anni e dal gennaio 2008 risiete a Trabaseleghe (in provincia di Padova). Ha pieno diritto di avere il passaporto italiano, ma i tempi burocratici sembrano essere infiniti. A parlarne è stato lo stesso atleta in una dichiarazione concessa alla Gazzetta dello Sport: “A Tecuci ho i nonni, manco dal 2018, ma vorrei tornarci. Ho amici di nazionalità diverse e non ci bado. Ho frequentato le superiori, un istituto professionale meccanico, a Castelfranco. Sono italiano in tutto. Ho presentato domanda di cittadinanza nel gennaio 2018, poco dopo aver raggiunto la maggiore età e allo scadere dei dieci anni di residenza, anche se per chi arrivi da Paesi UE ne bastano quattro. Sette mesi dopo la domanda è stata accettata. I miei l’hanno presentata poco prima, nel novembre 2017: mamma ha giurato più di un anno fa, di quella di papà, come della mia, si sa nulla. Temo siano i tempi della burocrazia: in Questura non conosciamo nessuno a cui chiedere“.

Il 22enne vuole a tutti i costi la maglia azzurra e sta già pensando alla prossima stagione: “Spero che la situazione si sblocchi in fretta, anche per meriti sportivi, sebbene preferirei seguire un iter normale. A marzo ci sono i Mondiali Indoor e mi piacerebbe esserci con la testa sgombra. Voglio l’azzurro: a luglio avrei potuto fare gli Europei under 23 per la Romania, ma ho rinunciato. Del resto nessuno, dalla Federazione di Bucarest, s’è fatto vivo“.

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità