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Atletica, Diamond League: Duplantis riprova 6.19, Rojas sfiora il mondiale, Sidorova 5.01. Assegnati 25 titoli

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A Zurigo (Svizzera) sono andate in scena le Finali della Diamond League 2021, il massimo circuito internazionale itinerante di atletica leggera. Dopo l’antipasto di ieri, con le prime sette gare in programma, oggi si sono disputate le restanti 25 prove. Si sono così assegnati i “diamantoni” e i premi da 30.000 dollari (circa 25.300 euro) riservati ai vincitori delle singole specialità. L’Italia ha festeggiato il trionfo di Gianmarco Tamberi nel salto in alto.

Lo svedese Armand Duplantis prova per l’ennesima volta il suo record del mondo, ma commette tre errori a 6.19 metri. Il Campione Olimpico vince comunque la gara di salto con l’asta superando 6.03 metri al primo tentativo, precedendo lo statunitense Sam Kendricks (5.93) e il russo Timur Morgunov (5.93).

La russa Anzhelika Sidorova regala la miglior prestazione mondiale stagionale nel salto con l’asta: per la prima volta nel 2021 si riesce ad andare oltre i cinque metri, con un 5.01 siglato al terzo tentativo dopo un percorso netto fino a 4.96. La Campionessa del Mondo, argento a Tokyo, batte la greca Katerina Stefanidi (4.77 alla prima, poi nulli tra 4.84 e 4.91) e la slovena Tina Sutej (4.67).

La venezuelana Yulimar Rojas ha fatto il pelo al suo record del mondo nel salto triplo! Alle Olimpiadi aveva timbrato 15.67 metri, oggi vola a 15.48 all’ultimo tentativo e stramerita il diamante distanziando le giamaicane Shanieka Ricketts (14.64) e Kimberly Williams (14.47).

I 100 metri femminili chiudono una stagione davvero da sogno: la giamaicana Elaine Thompson-Herah, Campionessa Olimpica e capace di volare in 10.54 lo scorso 21 agosto, si impone in 10.65 precedendo la britannica Dina Asher-Smith (10.87) e la svizzera Ajla Del Ponte (10.93). La velocità pura maschile è terreno di caccia per lo statunitense Fred Kerley (9.87), che batte di due centesimi il canadese Andre De Grasse (9.89), terzo l’altro americano Ronnie Baker (9.91).

Di grande impatto tecnico la misura realizzata dal portoghese Pedro Pichardo, che vola a 17.70 metri all’ultima prova utile e vince il salto triplo avendo la meglio sul burkinese Hugues Fabrice Zango (17.20) e sull’algerino Yasser Mohamed Triki (17.03). Il nostro Tobia Bocchi è buon quarto col 16.71 saltato al sesto tentativo (lontano comunque dallo stagionale/personale di 17.14). Bellissima gara sui 100 metri ostacoli, dove la nigeriana Tobi Amusan trionfa col nuovo record africano (12.42) battendo l’olandese Nadine Visser (12.51, record nazionale) e la giamaicana Megan Tapper (12.55). Oggi niente show sui 400 metri ostacoli per il norvegese Karsten Warholm: il primatista mondiale (45.94 alle Olimpiadi) vince in 47.35 precedendo il brasiliano Alison dos Santos (47.81).

La keniana Faith Kipyegon e l’olandese Sifan Hassan inscenano un bel duello sui 1500 metri, la spunta l’africana per 22 centesimi (3:58.33 contro 3:58.55), terza la statunitense Josette Norris (4:00.41). Al maschile, invece, il duello sorride al keniano Timothy Cheruiyot (3:31.37) contro il norvegese Jakob Ingebrigtsen (3:31.45). L’olandese Femke Bol si prende la soddisfazione di timbrare il record del meeting sui 400 metri ostacoli: 52.80, quattro centesimi meglio di quanto fece Kim Batten nel 1998. Distanziate la statunitense Shamier Little (53.35) e l’ucraina Anna Ryzhykova (53.70). Di seguito i risultati di tutte le altre gare.

200 METRI (MASCHILE) – Bel sigillo dello statunitense Kenneth Bednarek (19.70), che batte di due centesimi il Campione Olimpico: il canadese André De Grasse è secondo (19.72) davanti all’altro americano Fred Kerley (19.83), in pista dopo le fatiche dei 100 metri.

200 METRI (FEMMINILE) – La namibiana Christine Mboma si scatena firmando il record del mondo under 20: l’africana timbra 21.78 per battere la giamaicana Shericks Jackson (21.81) e la britannica Dina Asher-Smith (22.19).

400 METRI (FEMMINILE) – La statunitense Quanera Hayes vince in 49.88 precedendo la dominicana Marileidy Paulino (49.96) e la barbadiana Sada Williams (50.24).

400 METRI (MASCHILE) – Lo statunitense Michael Cherry festeggia con un solo centesimo di vantaggio sul grenadino Kirani James: 44.41 contro 44.42 per assegnare il titolo. Terzo il trinidegno Deon Lendore (44.81), ottavo il nostro Davide Re (46.64).

110 METRI OSTACOLI – Lo statunitense Devon Allen taglia il traguardo col tempo di 13.06: è lo stesso crono del giamaicano Ronald Levy, ma ha la meglio per questione di millesimi. Terzo l’altro giamaicano Hansle Parchment (13.17), quinto il nostro Paolo Dal Molin (13.43).

LANCIO DEL DISCO (MASCHILE) – Stoccata dello svedese Daniel Stahl, che chiude i conti col 66.49 siglato al primo tentativo. Alle sue spalle si sono piazzati lo sloveno Kristjan Ceh (65.39) e il giamaicano Fedrick Dacres (65.33).

LANCIO DEL DISCO (FEMMINILE) – Pregevole 69.20 della statunitense Valarie Allman, fresca Campionessa Olimpica che si porta a casa anche il diamantone regolando la croata Sandra Perkovic (67.22) e la cubana Yaimé Perez (64.83).

3000 SIEPI (FEMMINILE) – Doppietta keniana firmata da Norah Jeruto (9:07.33) e Kyvin Kiyeng (9:08.55), terza la statunitense Courtney Frerichs (9:08.74).

3000 SIEPI (MASCHILE) – Successo del keniano Benjamin Kigen (8:17.45) che precede il marocchino Soufiane El Bakkalu (8:17.80) e il connazionale Abraham Kibiwot (8:18.16), ottavo il nostro Ahmed Abdelwahed (8:25.06).

800 METRI (FEMMINILE) – Sigillo della britannica Keely Hodgkinson (1:57.98), alle sue spalle la statunitense Kate Grace (1:58.34) e la giamaicana Natoya Goule (1:58.34).

800 METRI (MASCHILE) – Il kenianao Emmanuel Korir riesce ad avere la meglio sul connazionale Ferguson Rotich per quattro decimi (1:44.56 a 1:44.96), alle loro spalle lo statunitense Clayton Murphy (1:45.21).

TIRO DEL GIAVELLOTTO (MASCHILE) – Il tedesco Johannes Vetter si consola dopo il flop olimpico e vince il diamante con 89.11, precedendo il connazionale Julian Weber (87.03) e il ceco Jakub Vadlejch (85.22).

TIRO DEL GIAVELLOTTO (FEMMINILE) – La tedesca Christin Hussong si risveglia all’ultimo tentativo, timbra 65.26 metri e riesce così a battere l’australiana Kelsey-Lee Barber (62.68) e la ceca Nikola Ogrodnikova (61.54).

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