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ATP Finals 2021: i qualificati e chi si gioca gli ultimi posti. Berrettini quasi sicuro, Sinner ci prova
Si avvicina il momento di comporre in modo definitivo il lotto degli otto giocatori che andranno a disputare le ATP Finals 2021, le prime della storia in Italia, al Pala Alpitour di Torino. Nel palasport piemontese, nato per le Olimpiadi e diventato senza mezze misure il più capiente d’Italia (con favore di organizzatori sportivi e concertistici), quattro nomi sono già certezze, altri quattro sono ancora da svelare.
Novak Djokovic, Daniil Medvedev, Stefanos Tsitsipas: questi tre sono i già certi di giocare nella settimana piemontese dal 14 al 21 novembre. Il serbo vuole arrivare là dove mai nessuno è riuscito, in quanto non ci sono mai state sei vittorie nell’evento un tempo noto semplicemente come “il Masters”. Estremamente vicino è anche Alexander Zverev, i cui 4915 punti di fatto impediscono a chiunque altro di avvicinarlo in maniera anche solo lontanamente seria.
Veniamo ora a chi la qualificazione deve ancora conquistarla, ma ha un margine di sicurezza sufficiente per centrarla: Andrey Rublev e Matteo Berrettini sono 5° e 6° nella Race con 4030 e 3955 punti, ma ne hanno quasi 1300 di vantaggio sulla quota che vale l’approdo a Torino. Anche con due Masters 1000 rimasti in calendario, questo suona tanto come un margine sufficiente per non correre nessun tipo di reale rischio. Possiamo, in sostanza, dare tanto il russo quanto il romano per qualificati almeno all’85%, dove l’altro 15% rappresenta la quota di possibili sfortune che possono accadere nel finale di stagione.
Chi non ci sarà è Rafael Nadal, che è 7°, ma ha già annunciato che non disputerà più alcun torneo nell’anno. Anche dovesse rimanere, per qualche improbabile miracolo, all’interno degli 8, a Torino non ci sarebbe in nessun modo, non potendo dunque dare la caccia all’unico titolo che realmente gli manca.
Si passa dunque all’ottava posizione, oggi occupata da Hubert Hurkacz. Il polacco è a quota 2755, e con la vittoria all’ATP 250 di Metz ha superato il norvegese Casper Ruud, il grande protagonista dell’estate con tre tornei conquistati consecutivamente (Andy Murray l’ultimo a riuscirci), che è a 2675. Sono loro al momento i leader della lotta per gli ultimi due posti, che comprende anche Felix Auger-Aliassime e Jannik Sinner. Il canadese e l’altoatesino, i due più immediati inseguitori, sono rispettivamente a 2320 e a 2255. A entrambi serve un altro grande risultato nel finale di anno, dopo quarti a Wimbledon e semifinale agli US Open per l’uno e la combinazione finale 1000-vittoria 500-due ottavi Slam per l’altro. L’altra prospettiva, quella delle Next Gen ATP Finals, non può di sicuro allettarli, anche perché definire Auger-Aliassime e Sinner dei Next Gen, per l’evoluzione della loro carriera ad ora, ha quantomeno dell’offensivo.
Sono loro due gli unici a poter ancora aspirare in maniera seria a un ruolo attivo, e non da prima e seconda riserva, alle Finals, dal momento che dopo Sinner c’è un autentico vuoto. Per trovare il russo Aslan Karatsev, 12° nella Race, bisogna scendere a 1895 punti, e lui non è più il giocatore che ha strabiliato tutti a inizio anno. Dopo varie stagioni in cui la lotta è stata particolarmente ampia in questo periodo della stagione, stavolta tutta la questione legata ai due rimanenti posti sembra arroccarsi su soli quattro nomi, salvo sorprese che potrebbero giungere a Indian Wells o Parigi-Bercy. E più che di Karatsev o dello spagnolo Pablo Carreno Busta, si potrebbe parlare del canadese Denis Shapovalov, a quota 1745 ma sempre in grado di tirar fuori il grande torneo, come accaduto a Wimbledon.
Foto: LaPresse