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Boxe, l’Italia si rinnova: Renzini nuovo DT, i miti Oliva e Damiani nello staff tecnico

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Nuovo assetto tecnico e direttivo per la Nazionale Italiana di boxe dopo le Olimpiadi di Tokyo 2020. I Giochi si sono conclusi con la storica medaglia di bronzo conquistata da Irma Testa (prima donna sul podio a cinque cerchi), ma anche senza nemmeno un uomo sul ring (per la prima volta ina una storia secolare).

Il Team Azzurro è stata così affidato a un’organizzazione che prevede le figure professionali del Direttore Sportivo, interfaccia del Consiglio Federale, del Direttore Tecnico e di ben dieci tecnici sportivi, due preparatori atletici, un fisioterapista ed un nutrizionista. L’obiettivo è chiaramente quello di ottenere dei risultati degni di nota alle Olimpiadi di Parigi 2024 e nel futuro un po’ più lontano, passando per i Mondiali in programma nei prossimi mesi (24 ottobre – 6 novembre a Belgrado per gli uomini, date e località da definire per le donne).

Emanuele Renzini sarà il Direttore Tecnico, tra le figure tecniche spiccano quelle di due grandi ex pugili e di due eccellenti allenatore che ritornano in azzurro per fare la differenza: si tratta di Patrizio Oliva e Francesco Damiani. Il napoletano portò Paolo Vidoz sul podio a cinque cerchi e lanciò Giacobbe Fragomeni verso il titolo europeo, mentre Damiani ha contribuito all’oro olimpico di Cammarelle a Pechino 2008 e alle avventure, tra gli altri, di Clemente Russo, Valentino Picardi, Vicenzo Mangiacapre. Di seguito le dichiarazioni dei nuovi protagonisti rilasciate attraverso i canali federali.

Il DT Emanuele Renzini: “Sono onorato di essere stato scelto dal Presidente D’Ambrosi, che ringrazio, come Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali. Staff che si avvarrà di persone altamente preparate e di cui tornano a fare parte personalità che hanno segnato la storia di questo sport come Francesco Damiani e Patrizio Oliva. Fondamentale sarà fare squadra tra di noi e lavorare in modo sinergico per preparare al meglio i nostri atleti in vista di tutti gli appuntamenti che ci aspettano da qui a Parigi 2024.”

Patrizio Oliva, già Ambassador FPI: “Sono felicissimo per questo mio ritorno in Nazionale. Ho accolto con piacere e orgoglio la proposta del Presidente D’Ambrosi di prendere la guida tecnica del Team Schoolboy, perché penso che solo tramite il giusto lavoro sui giovani si possano raggiungere gli obiettivi a lungo termine. Le squadre giovanili sono la base su cui si costruiscono i boxer di quelle Elite. Sarà necessario avere un progetto comune in modo da portare al DT Renzini pugili pronti per le sfide sia Mondiali che Olimpiche. Credo che ci sarà bisogno di otto anni per tornare ai livelli di un tempo, ma penso, allo stesso tempo, che ci faremo trovare pronti in vista della prossima sfida olimpica”.

Francesco Damiani, già Ambassador FPI: “Sono molto entusiasta ed onorato per questo mio ritorno nello staff dell’Italia Boxing Team. Quando il Presidente mi ha prospettato questa possibilità, ho accettato immediatamente perché la boxe è la mia vita. Sarà una sfida avvincente e ardua quella che, come team tecnico delle Nazionali, ci troveremo ad affrontare in prospettiva di Parigi e Los Angeles. Penso, condividendo il pensiero di Patrizio Oliva, che si debba fare gruppo e lavorare per formare i giovani pugili affinché siano pronti per entrare a far parte dei Team Elite diretti del DT Renzini. Io, in qualità di Osservatore Federale delle compagini giovanili, andrò in giro per l’Italia a visionare potenziali prospetti da inserire nelle Squadre Azzurre. Obiettivo di questi nuovi virgulti non sarà tanto vincere nei tornei di categoria, cosa comunque di per sé importante, quanto diventare, sotto l’attenta guida dei Coach delle Nazionali, pugili Elite”.

Foto: Lapresse

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