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Ciclismo, come sta Davide Rebellin dopo l’incidente? “Intervento riuscito, 2 placche e qualche vite”

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Davide Rebellin è rimasto vittima di un brutto incidente al Memorial Pantani, corsa di un giorno (dedicata alla memoria del compianto Pirata) andata in scena sabato scorso. Il ciclista professionista più anziano al mondo, con i suoi 50 anni compiuti da un mese, era caduto in una curva dopo appena 35 chilometri ed era stato travolto da cinque/sei corridori. Presso l’Ospedale di Forlì gli era stata diagnosticata la frattura esposta di tibia e perone all’altezza della caviglia sinistra e l’arto era stato messo in trazione.

Il ciclista della Work Service è stato sottoposto a un intervento chirurgico presso il centro emiliano. Il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi 2004 e di tre Freccia Vallone ha spiegato ai microfoni di tuttobiciweb qual è la sua attuale condizione fisica: “Mi hanno posizionato due placche e delle viti: l’intervento è riuscito, penso che un giorno o due e poi mi dimetteranno. Per 30-40 giorni non potrò caricare sul piede, poi ricomincerò la riabilitazione“.

Il veneto ha chiaramente concluso la stagione in anticipo, ora dovrà decidere cosa fare nel 2022: tornerà in sella per prendere parte ancora a qualche gara (una volta che si sarà rimesso in forma) oppure abbandonerà definitivamente l’universo del ciclismo? In questa stagione era comunque riuscito a ottenere qualche buon risultato: 10° sulla Cima Grappa in una frazione della Adriatica Ionica, 9° nella prima tappa in salita del Sibiu Tour, settimo posto in classifica generale al Turul Romaniei.

Foto LiveMedia/Luca Tedeschi

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