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Ciclismo femminile, il capolavoro tattico dell’Italia. Tutte per una, una per tutte: e vince Elisa Balsamo

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Le critiche negli ultimi tempi non erano mancate. Nonostante qualche medaglia fosse sempre arrivata, in un modo o nell’altro, la compagine azzurra guidata da Edoardo Salvoldi, a partire dall’ultimo appuntamento internazionale, quello degli Europei di Trento, era stata spesso attaccata per qualche risultato al di sotto delle aspettative.

Oggi la risposta è arrivata da squadra, non da un singolo: ad imporsi sul traguardo di Leuven, al termine della prova in linea dei Mondiali di ciclismo, è stata Elisa Balsamo, che ha potuto vestire la maglia iridata, ma il successo è di tutte. A dimostrarlo è anche il post gara: tutte le compagne sono andate ad abbracciare la vincitrice, per poi cantare l’inno all’unisono nel momento della premiazione.

Un capolavoro tattico, ma anche di cuore, quello messo in strada dalle azzurre in Belgio. Lo schema era chiaro sin dalla vigilia: difficile, quasi impossibile, anticipare la volata, dunque l’obiettivo era portare più avanti possibile l’atleta più veloce e resistente, cioè Balsamo. L’Italia doveva marcare al meglio l’Olanda, la Nazionale nettamente favorita dalla vigilia: tutte le atlete lo hanno fatto nel migliore dei modi.

A partire dalla giovanissima Vittoria Guazzini, che ha preso in faccia tutto il vento nella prima parte di gara, passando per Elena Cecchini e Marta Bastianelli, anche le veterane si sono sacrificate per la causa. Sul finale il capolavoro l’hanno fatto Maria Giulia Confalonieri, in marcatura a uomo sulle maglie arancioni, e, soprattutto, Elisa Longo Borghini: dopo tanti Mondiali da capitano, una giornata da regista per lei, abile a trascinare via Balsamo dal gruppo negli ultimi 500 metri, tirando alla perfezione la volata (prima di lei c’era stata Marta Cavalli, brava a trasportare fuori il trenino azzurro).

Quando sei lì poi hai una sola cartuccia da sparare e Balsamo non ha sbagliato: Elisa è stata eccezionale nel testa a testa contro un fenomeno assoluto come Marianne Vos a non impaurirsi, dominando la volata. Fenomeno Vos, fuoriclasse Balsamo, che nei prossimi anni è pronta a riscrivere la storia del ciclismo tricolore. 

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