Ciclismo

Ciclismo femminile, l’Olanda schiera la squadra più forte di sempre? Elisa Longo Borghini: serve un capolavoro

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Va in scena domani a partire dalle 12,30 la prova in linea femminile èlite valevole per il titolo Mondiale di ciclismo su strada 2021. 157,7 chilometri di fatica e grande sofferenza attendono le atlete al via, su un percorso duro e tortuoso che si snoda nella splendida cornice delle Fiandre. Partenza da Anversa e arrivo a Leuven dopo più di mille metri di dislivello, con ben venti muri da affrontare distribuiti su due circuiti distinti.

I pronostici strizzano l’occhio alla squadra olandese, che schiera forse la formazione più forte e competitiva nella storia del ciclismo mondiale a livello femminile. Basti pensare che la campionessa in carica Anna Van der Breggen (vincitrice anche nell’edizione del 2018), ha annunciato che sacrificherà la sua ultima corsa iridata per mettersi al servizio delle compagne nei panni di gregaria.

Le orange sono abituate a recitare il ruolo di protagoniste assolute nei grandi appuntamenti, come dimostrano i quattro trionfi consecutivi ottenuti nelle ultime edizioni del Mondiale. Chantal van den Broek Blaak alzò le mani al cielo nel 2017, Annemiek van Vleuten nel 2019, la già citata Van der Breggen vinse come detto nel 2018 e 2020, senza dimenticare le tre vittorie precedenti della “Cannibale” Marianne Vos (2006, 2012 e 2013).

Ebbene sì, con grande rammarico delle potenziali outsider tutte queste atlete straordinarie domani indosseranno la casacca arancione e si presenteranno ai nastri di partenza. Ma non è finita qua: assieme a loro la Campionessa del Mondo in carica di ciclocross Lucinda Brand, la vincitrice della Liegi Baston-Liegi 2021 Demi Vollering, la pistard Amy Pieters (due titoli mondiali nell’americana in coppia con Kirsten Wild) e la fresca Campionessa del Mondo a cronometro Ellen van Dijk. Insomma, il meglio del meglio del ciclismo a livello planetario, senza limitarsi alla strada. Meritano dunque un sincero in bocca al lupo le avversarie e le formazioni che domani avranno l’ardire di provare a giocarsela con questi mostri sacri.

Per l’Italia le speranze di un grande risultato sono tutte racchiuse nell’esperienza e nelle gambe di Elisa Longo Borghini, punta di diamante del team azzurro. Dopo aver centrato il bronzo nei Mondiali di Imola lo scorso anno e reduce da un grande terzo posto olimpico in quel di Tokyo, la 29enne originaria di Verbania proverà a far saltare il banco e scalare i gradini del podio alla caccia del colpo grosso. La forma sembra buona e tutto sommato non c’è molto da perdere. Elisa inoltre ha un palmares che poche atlete al via possono vantare, e il coraggio di certo non le manca. Servirà forse un pizzico di buona sorte per ribaltare i pronostici, ma se è vero che la fortuna aiuta gli audaci…

Foto: LivePhotoSport

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