Ciclismo
Ciclismo, Jan Ullrich: “Ero nello stesso stato di Marco Pantani…quasi morto”
Un tempo nemici sui pedali, ma ora legati più che mai dalle sofferenze patite. Lance Armstrong e Jan Ullrich hanno costruito sicuramente un rapporto d’amicizia speciale dopo che entrambi hanno dovuto affrontare erte ben più impegnative di quelle che avevano scalato in bicicletta: il tedesco nel 2018 ha dovuto fare i conti con le conseguenze della separazione dalla moglie e dell’allontanamento dai figli che lo hanno portato a essere ricoverato in una clinica psichiatrica; l’americano è stato costretto a subire l’onta dei sette Tour de France revocati per l’utilizzo di sostanze dopanti.
A distanza di molto tempo, il teutonico ha parlato a Maiorca di quanto accaduto nel suo passato e del suo attuale stato di salute nel podcast di Armstrong, The Move, insieme a George Hincapie e a Johan Bruyneel: “Tre anni fa ho avuto grossi problemi e sei venuto a trovarmi. Ero molto contento, ero nelle stesse condizioni di Marco Pantani, quasi morto. E poi sono riuscito a riprendermi grazie agli amici e ora sto molto meglio“, le parole di Ullrich, riferendosi alla visita di Lance in Germania e alla triste storia del “Pirata” morto nel febbraio 2004.
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Il vincitore del Tour de France del 1997 ha poi svelato alcuni particolari della sua nuova vita: “Mi alleno tutti i giorni, vivo e mangio sano, la mia ragazza cucina molto bene e io non posso lamentarmi. Ho ripreso anche a pedalare“, le parole di Jan riportate da Cyclingnews. Una rivalità, quindi, trasformatasi in amicizia con Armstrong, che l’ha aiutato a risolvere i problemi di dipendenza da droghe per dare il via a un nuovo capitolo della propria esistenza.
Ullrich che giunse secondo alle spalle di Armstrong in tre circostanze tra il 2000 e il 2003, dovendo poi dire addio all’agonismo per il coinvolgimento nella cosiddetta Operación Puerto, inchiesta legata a pratiche illecite dopanti.
Foto: LaPresse