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Ciclismo
Ciclismo, la mina vagante Edoardo Affini nella cronometro dei Mondiali
Filippo Ganna non è l’unica punta azzurra per l’ormai imminente cronometro iridata dei Mondiali 2021 di ciclismo su strada. Edorardo Affini, di recente sesto agli Europei di specialità, infatti, è a sua volta una carta molto interessante presente nel mazzo del CT Cassani. Il corridore della Jumbo-Visma, nel corso di questa stagione, ha preso parte a sette prove contro il tempo e ne ha concluse ben quattro sul podio, a dimostrazione che sta vivendo un’annata veramente eccellente.
Sicuramente il tracciato, il quale è totalmente pianeggiante, favorisce un corridore pesante e potente come Edoardo. La distanza, quarantaquattro chilometri, però, potrebbe rappresentare un problema. Affini, infatti, tende ad andare forte soprattutto nelle prove più brevi, dove si riescono a fare medie molto alte. Anche agli Europei, Edoardo è andato fortissimo nella prima parte, ma è calato nella seconda.
Alla rassegna continentale, infatti, al primo intermedio il mantovano aveva un tempo quasi identico a quello dell’elvetico Stefan Bissegger, ma al traguardo ha ceduto sedici secondi al giovane dell’EF Education-Nippo. Anche guardando i risultati degli anni scorsi, notiamo la tendenza di Edoardo a preferire i chilometraggi più brevi. Emblematiche, ad esempio, sono le prestazioni del 2019, ove l’azzurro fu terzo agli Europei, che misuravano 22 chilometri, e solo sedicesimo ai Mondiali, i quali si svolgevano su un tracciato di 54 chilometri.
Nei pronostici, Edoardo parte dietro a Filippo Ganna, ai belgi Wout Van Aert e Remco Evenepoel ed agli elvetici Stefan Kueng e Stefan Bissegger. Stante quanto abbiamo visto alla rassegna continentale, inoltre, il mantovano è allo stesso livello del teutonico Max Walscheid. Affini, dunque, è chiamato a superare i suoi limiti per riuscire ad acciuffare quella medaglia che ai Mondiali ancora gli manca.
Foto: LPS