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Ciclismo, Mondiali 2021: promossi e bocciati. Alaphilippe stellare, Belgio deludente

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È stato uno spettacolo unico, davanti ad un pubblico stupendo, con un percorso ideale, che ha reso la corsa incertissima. Eccezionale vittoria di Julian Alaphilippe nella prova in linea élite dei Mondiali di ciclismo 2021. È tempo di bilanci: andiamo a scoprire promossi e bocciati della corsa iridata.

PROMOSSI

Julian Alaphilippe: il lavoro della sua Francia, sin dal chilometro 0, è eccezionale. I francesi sanno che devono far corsa dura e sacrificano presto Cosnefroy per accendere la miccia. Poi però il capitano ci mette del suo: negli ultimi 30 chilometri attacca a ripetizione, i rivali prima rispondono, poi non ne hanno sull’ultima sparata micidiale. Arriva una doppietta stupenda dopo l’altro capolavoro di Imola.

Dylan van Baarle: dopo una vita, o quasi, da gregario, si è reinventato corridore da classiche l’olandese. Come detto da lui nel post gara: “Non dovevo neanche esserci”. Invece in Belgio c’è, e si vede: corre benissimo, sfrutta un van der Poel non al top per fare la sua corsa e coglie l’argento.

Michael Valgren: che gara eccezionale per il danese. In una Danimarca ricca di stelle (da Asgreen a Cort Nielsen passando per Mads Pedersen) viene fuori la sorpresa, l’uomo più in forma del momento dopo la doppia vittoria tra Peccioli e Toscana: va all’attacco e coglie un bronzo stupendo.

Remco Evenepoel: encomiabile, MVP del Belgio, probabilmente uno dei migliori di tutto il Mondiale. Un lavoro strepitoso il suo, all’attacco già a 160 chilometri dall’arrivo e staccato solo a 20 dal traguardo. Ci prova più volte ad anticipare i tempi, quando capisce che a livello individuale non può più nulla si mette completamente a disposizione dei propri capitani, spegnendo tutte le critiche. Purtroppo il lavoro è vano.

BOCCIATI

Wout van Aert: non era la sua giornata e lo si è visto a più riprese. È davvero un peccato per il corridore belga, viste tutte le aspettative che aveva sulle spalle, in un Mondiale casalingo, con un pubblico del genere, e con i favori del pronostico che pendevano nettamente su di lui, visto anche un percorso ideale per le sue caratteristiche. Delusione difficile da dimenticare.

Tadej Pogacar: bocciato lui, come tutta la Slovenia. Ci si aspettava davvero molto di più dalla Nazionale del momento, invece il vincitore dell’ultimo Tour de France, quello dell’ultima Vuelta di Spagna Primoz Roglic, e Matej Mohoric, non trovano neanche la fuga di giornata.

Michael Matthews: anche qui è una bocciatura per lui, ma anche per il suo Paese, l’Australia, partita con molte più aspettative. Doveva essere il percorso perfetto, invece non ne ha per tenere il ritmo dei big sul finale.

Foto: Lapresse

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