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Ciclismo, Roberto Amadio: “L’oro di Filippo Ganna non scontato, Mondiali con grandi soddisfazioni”

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I Mondiali di ciclismo su strada fanno già parte dell’album dei ricordi e l’Italia può essere soddisfatta del bilancio complessivo: il primato del medagliere con 3 ori e 1 bronzo è da sottolineare, considerando le affermazioni di Filippo Ganna nella cronometro uomini elite, di Filippo Baroncini nella prova in linea riservata agli U23 e di Elisa Balsamo nella gara elite delle donne. A questo va aggiunto il terzo posto nella staffetta mista.

Un riscontro però un po’ adombrato dalla mancata top-3 nella corsa più importante, ovvero quella degli uomini elite: il decimo posto di Sonny Colbrelli ha lasciato un po’ l’amaro in bocca e il digiuno da vittorie in questo caso si allunga a 13 stagioni, ricordando l’oro iridato di Alessandro Ballan a Varese.

Spunti confortanti, comunque, non mancano nel bilancio complessivo. A ribadire questo concetto è stato il team manager delle selezioni azzurre Roberto Amadio: “Abbiamo chiuso un Mondiale di grandi soddisfazioni, su questo non c’è dubbio. Mi baso sui risultati, ma anche sulla condotta, ossia su come i nostri atleti hanno saputo interpretare le gare in tutte le categorie, compresi quelle che non hanno vinto le medaglie. E’ emerso uno spirito di squadra importante con risultati che ci regalano grandi soddisfazioni a partire da Elisa Balsamo, fino a Filippo Baroncini e Filippo Ganna”.

Per Amadio, in particolare, il riscontro di Ganna è da sottolineare, visto che dare per scontato un successo come quello del corridore nostrano in casa dei belgi era un errore: “Pippo ha fornito una prestazione incredibile con avversari importanti. L’ordine d’arrivo è regale con Wout Van Aert e Remco Evenepoel alle spalle. Significa che lui e lo staff hanno lavorato con scrupolo e su tutti i dettagli”.

Considerazioni che poi hanno toccato Balsamo e Baroncini, esponenti di una nouvelle vague di cui il movimento ha un grande bisogno: “Baroncini ha dimostrato di essere quest’anno un ottimo corridore. Aveva già firmato il passaggio al professionismo con la Trek Segafredo di Luca Guercilena ed era nel mirino delle grandi squadre ben prima di ottenere il titolo iridato. Con questo risultato corona quando costruito dal suo team, dai tecnici e da Marino Amadori. Ho visto un ottimo lavoro, anche in altura a Sestriere, e una programmazione mirata. Elisa si è ripresa della sfortuna delle Olimpiadi, prova in cui è caduta. Andava fortissimo anche a luglio. E’ una ragazza con una continuità di livello molto alta. Le compagne comunque hanno corso tutte per una. Lei era la leader e si sono messe a disposizione, compresa Marta Bastianelli che è veloce. Questo è lo spirito bello delle Nazionali”, le sottolineature di Amadio (fonte: Cyclingpro.net).

Foto: LaPresse

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