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F1, Ralf Schumacher: “La stampa scandalistica era pronta a tutto per uno scoop su me e Michael”

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Ralf Schumacher, fratello minore del sette volte campione del mondo Michael, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla vita sua e di suo fratello alla luce della pubblicazione del docufilm “Schumacher“.

Come ben sappiamo, pochi giorni fa è stato rilasciato su Netflix un docufilm che racconta la vita di Michael Schumacher, l’ex pilota di F1 che ha trionfato al volante della Benetton e della Ferrari, e questo ha di fatto riacceso le luci sulla famiglia del campione. Ralf, suo fratello minore, è stato raggiunto dai microfoni della stampa.

Non ho collaborato alla realizzazione del docufilm, la produzione non mi ha coinvolto, ma credo sia stato fatto molto bene. La parte sullo sport e sulla vita nell’automobilismo è stata ben curata, ma anche alcuni dettagli sulla vita privata, in particolare sulla sua famiglia. Hanno fatto un ottimo lavoro“, ha rivelato alla TV Sport1.

Ciò che preoccupava in modo particolare Ralf era la mancanza di privacy: “A quel tempo io e Michael eravamo conosciuti come Helmut Kohl (allora cancelliere tedesco, ndr). Non potevamo andare da nessuna parte.” – ha affermato ai microfoni del magazine AvD Motor & Sport Magazin – “C’era molta stampa scandalistica, pronta a tutto pur di uno scoop. Era un incubo anche per me. Spesso pensavo tra me e me: ‘Sarò molto felice quando questo finirà prima o poi’ “. 

Il più giovane degli Schumacher ha poi ricordato quando erano entrambi bambini: Abbiamo avuto un’infanzia adorabile, abbiamo trascorso molto tempo insieme. Non vedevamo l’ora che arrivasse l’inverno, quando la pista di go-kart era chiusa e avevamo più tempo per noi stessi. È stato davvero fantastico. Ci siamo divertiti molto insieme. Abbiamo viaggiato nei posti più belli del mondo. Erano bei tempi, ma abbiamo sei anni e mezzo di differenza. Michael è uscito di casa presto, a 16 anni era già partito per continuare a studiare. Io avevo solo dieci anni “.

Qualche anno più tardi, l’incontro nel Circus della F1: Fin dall’inizio ha lavorato con me. È stato molto utile, insieme ci siamo esercitati sui sorpassi. In Formula 1 era un po’ diverso, ma anche lì è stato molto piacevole insieme a mio fratello“.

Foto: LaPresse

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