Formula 1

F1, si studiano nuove regole per evitare una nuova farsa come a Spa: orari flessibili e punti assegnati dopo il 25% della gara?

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Liberty Media e FIA si leccano le ferite dopo la “non gara” di Spa di domenica scorsa. Un Gran Premio del Belgio che, sostanzialmente, non è mai iniziato, ma che ha consegnato comunque punti pesanti (anche se dimezzati) validi per la classifica generale. Un vespaio di polemiche si è levato dalla pista incastonata nelle Ardenne, con i piani alti della Formula Uno che provano ora a correre ai ripari per evitare una nuova figuraccia simile. Già nel fine settimana di Zandvoort (dove si correrà il Gran Premio d’Olanda) vivremo la prima tavola rotonda per discutere sull’argomento.

Come ha spiegato il numero uno della F1, Stefano Domenicali, la decisione di non correre domenica è stata giusta, perchè anche se le nuove monoposto hanno raggiunto livelli di sicurezza notevoli, non è mai auspicabile sfidare la sorte, specialmente in condizioni davvero al limite. Gli ha fatto eco Jean Todt, presidente della FIA che ha spiegato che: “Con F1 ed i team analizzeranno attentamente le regole per vedere che cosa si può migliorare – le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport – Le modifiche, incluso l’argomento della distribuzione dei punti, saranno inserite nell’agenda della commissione F1 in programma il 5 ottobre”.

Ma, nello specifico, quali potrebbero essere le novità introdotte a livello regolamentare? Una delle idee già al vaglio sarà attribuire punti validi per la classifica generale soltanto se viene percorso un certo numero di chilometri, per esempio il 25% del la distanza del GP. L’altra idea è che in caso di condizioni meteo avverse si possa rendere (in anticipo) flessibile l’orario di inizio della gara. Iniziare alle ore 15.00 limita già qualche opzione di allungare la giornata, come si è visto proprio a Spa.

Non solo, Stefano Domenicali, pensa anche a modifiche a livello tecnico, con l’obiettivo di ridurre lo spray emesso dalle gomme posteriori che, gioco forza, limita la visibilità di chi insegue. Come risolvere la criticità è al vaglio del reparto comparto tecnico, anche se la prima soluzione potrebbe essere introdurre paratie sulle ruote posteriori, altrimenti si potrebbe imporre a Pirelli di rivedere le scolpiture delle proprie gomme, una soluzione a sua volta non semplice.

In poche parole Liberty Media e FIA sono consapevoli che domenica a Spa si è scritta una pagina poco edificante della storia della Formula Uno. Da Jean Todt a Ross Brawn, passando per Stefano Domenicali, l’impegno è far sì che “non gare” simili non si ripetano più. Dal 2022 speriamo che la questione sia effettivamente risolta, per una nuova era della F1. 

Foto: Lapresse

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