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Filippo Ganna e l’assalto al Record dell’Ora. Cioni: “Fatta una prova a Montichiari”. Al lavoro con vela, F1 e All Blacks

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Filippo Ganna ha trascinato l’Italia verso la vittoria nella Team Relay che ieri ha aperto gli Europei 2021 di ciclismo a Trento e oggi andrà a caccia del titolo nella cronometro individuale. Il Campione del Mondo delle prove contro il tempo si appresta a sfidare lo svizzero Stefan Kueng, il francese Remi Cavagna, il belga Remco Evenepoel e lo sloveno Tadej Pogacar in una grandiosa battaglia contro le lancette. Si tratta di una tappa intermedia per il piemontese, che ha nel mirino la conferma iridata tra dieci giorni nelle Fiandre.

Il 25enne, reduce dalla spettacolare impresa alle Olimpiadi di Tokyo 2020, dove ha conquistato la medaglia d’oro con il quartetto dell’inseguimento a squadre su pista, vuole impreziosire una stagione di eccellente spessore e punta a indossare la maglia blu-stellata prima di difendere quella arcobaleno. Tra i grandi obiettivi del prossimo futuro c’è anche il mitico Record dell’Ora, attualmente detenuto dal belga Victor Campenaerts (55,089 km percorsi in 60 minuti nell’aprile del 2019). Da tempo si vocifera attorno a questo sogno, a parlarne è stato Dario David Cioni, d.s. della Ineos-Grenadiers, alla Gazzetta dello Sport.

L’allenatore di Ganna ha svelato un retroscena: “Prima del Giro d’Italia di quest’anno, a Montichiari Filippo ha fatto un test di mezzora sul ritmo del belga e ha capito la sofferenza che c’è dietro a questo esercizio. Dovrà essere un bell’evento, organizzato per tempo. Non un mese prima“. Non è ancora stato definito il quando, il ciclista vuole cimentarsi nello sforzo a livello del mare, senza beneficiare dei vantaggi garantiti dall’altura. Cioni ha precisato: “Avere un grande giro nelle gambe, per il tentativo dell’Ora, è utile: uno sforzo prolungato, dove la resistenza è importante, più una preparazione specialistica. Per esempio un sì al Giro, al Tour o a tutti e due. Vanno capiti bene i percorsi e gli obiettivi della squadra. Se facesse Giro e Tour, diventerebbe difficile provarci dopo il Tour. Abbiamo notato che più la stagione va avanti, più Ganna migliora. Dunque si potrebbe programmare nella seconda parte dell’annata. Con Filippo si possono pensare di fare tante cose belle. Scelte con cura“.

La Ineos ha in mente un evento in stile Kipchoge, che nell’ottobre 2019 sfondò lo storico muro delle due ore nella Maratona (1h59:40 per correre 42,195 km, in condizioni speciali e dunque non ratificato come record). Cioni spiega come la Ineos potrebbe spremere le proprie risorse: “Dalla vela possono arrivare gli esperti meteo (Ineos Uk ha preso parte all’ultima America’s Cup, perdendo contro Luna Rossa nelle Finale di Prada Cup, n.d.r.). Si dovrà studiare la sede, come fu per Vienna. Umidità, pressione, temperatura. E poi c’è il team di F1 per aerodinamica e altro (Ineos è sponsor di Mercedes, n.d.r.). C’è un nuovo accordo con gli All Blacks di rugby che testimonia come Ineos Sport ormai sia una realtà“.

Foto: Lapresse

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