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Gianmarco Tamberi: “Voglio il numero 1 del ranking. Spero di fare più di 2.30 alle finali di Diamond League”

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Gianmarco Tamberi ha vinto il salto in alto del Meeting di Chorzow, grande classica internazionale di atletica leggera. Il Campione Olimpico si è imposto grazie a un bel balzo a 2.30 metri, riuscendo così a conquistare il suo primo successo dopo l’apoteosi di Tokyo. Il marchigiano si è distinto per l’elevata caratura tecnica del suo salto, decisamente ampio e ben eseguito. Poi ha tentato anche 2.34 e 2.36, non riuscendo però a fare centro (a risultato già acquisito).

Il ribattezzato Gimbo ha espresso tutta la sua soddisfazione attraverso i canali federali: “Mi mancava il boato del pubblico: sentire venti, venticinquemila persone che salutano con la voce un tuo salto riuscito, mentre atterri sui sacconi… Che bello, mi ha dato davvero una grande emozione, quasi non me lo ricordavo più. In effetti, sto ancora bene, e in certi salti si vede. Cresce la voglia di gareggiare, di tornare a superare l’asticella, dopo i festeggiamenti post Olimpiade. È chiaro che la condizione non sia quella di Tokyo, figuriamoci, ma quando le cose tecnicamente riescono, posso salire alle quote viste stasera”.

Il 29enne ha poi proseguito: “Il 2.30 era un bel salto, credo che possa valere qualche centimetro in più, e spero di riuscire ad aggiungerli a Zurigo, nelle finali della Diamond League. Sì, Zurigo è una tappa importante, diciamo il terzo obiettivo stagionale, dopo Olimpiade ed Europei indoor; voglio fare bene anche per centrare un altro obiettivo, che è più mio, ma che mi stimola, ovvero terminare la stagione al primo posto del ranking mondiale. Mi piacerebbe davvero riuscirci“.

L’appuntamento con la gara di Zurigo (Svizzera) è per giovedì 9 settembre. Si tratta di un obiettivo ambizioso, ma alla portata del nostro portacolori. Al momento Gianmarco Tamberi è secondo nel ranking mondiale, con all’attivo 1380 punti. Lo precede il bielorusso Maksim Nedasekau (1398), mentre lo inseguono da vicino il qatarino Mutaz Essa Barshim (1366 per l’altro Campione Olimpico) e i russi Ilya Ivanyuk (1355) e Mikhail Akimenko (1340).

Molto si deciderà tra tre giorni in terra elvetica: Tamberi punta al colpaccio per chiudere davanti a tutti. Avere il numero 1 accanto al suo nome lo stimola e sarebbe una bella soddisfazione: ormai siamo entrati nell’era dell’atletica dei ranking da qualche stagione e gli interpreti stanno iniziano ad abituarsi a certe classifiche, che sono alle base di tanti altri sport (tennis in primis).

Foto: Lapresse

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