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Ginnastica, World Challenge Cup: Macchini sforna un 6.6 di D Score, ma sbaglia. Macchiati e Cingolani terzi

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A Koper (Slovenia) è andata in una scena la prima gara internazionale di ginnastica artistica dopo le Olimpiadi di Tokyo 2020. Si tratta di una tappa della World Challenge Cup, il terzo circuito itinerante per importanza dopo i due di Coppa del Mondo. L’evento, riservato alle singole specialità, ha visto all’opera cinque azzurri.

C’era grande attesa attorno a Carlo Macchini, la nostra grande promessa alla sbarra, attrezzo su cui ha tutti i mezzi per poter primeggiare ai massimi livelli. Il marchigiano ha azzardato un esercizio dal surreale 6.6 di D Score, ma purtroppo è caduto due volte e si è dovuto accontentare del settimo posto (11.750) alle spalle di Matteo Levantesi (13.200, 5.5 la nota di partenza) nella gara vinta dal belga Maxime Gentges (13.800) davanti all’ungherese David Vecsernyes (13.750) e al canadese Felix Dolci (13.650). Sono punteggi che il nostro portacolori avrebbe tranquillamente battuto con un esercizio dei suoi.

Sono però arrivati due podi: Mario Macchiati è terzo alle parallele pari (14.250) alle spalle del turco Sercan Demir (14.500) e del kazako Farukh Nabiyev (14.350), appena davanti a Lorenzo Minh Casali (14.200); Andrea Cingolani è terzo agli anelli (14.200) dietro all’austriaco Vinzenz Hoeck (14.800) e al russo Ilya Kibartas (14.200). Mario Macchiati e Lorenzo Minh Casali sono stati rispettivamente settimo (13.450) e ottavo (13.400) al corpo libero dominato dal russo Kirill Prokopev (14.650) davanti al canadese William Emard (14.550) e all’ucraino Illia Kovtun (14.300). Da segnalare il sigillo dell’albanese Matvei Petrov al cavallo con maniglie (14.650) e dell’israeliano Andrey Medvedev al volteggio (14.800).

Livello relativamente basso al femminile: la britannica Claudia Fragapane vince al corpo libero (12.900) al rientro dopo il brutto infortunio, la canadese Cassandra Lee si impone alla trave (13.050), la slovacca Barbora Mokosova primeggia alle parallele asimmetriche (13.650), la slovena Tjasa Kysselef detta legge al volteggio (13.825).

Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

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