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Ciclismo

Giro di Sicilia 2021, il percorso e le tappe ai raggi X. L’ultima tappa con l’Etna protagonista per disegnare la classifica finale

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Il ciclismo italiano riaccoglie il Giro di Sicilia, arrivato all’edizione numero 25. Delle ‘nozze d’argento’ alquanto travagliate per la prima corsa a tappe della storia dello Stivale, nata due anni prima del Giro d’Italia ma che dal 1907 ad oggi ha avuto parecchi ‘buchi di programmazione‘: già prima del Covid la breve corsa sicula era rispuntata nel 2019 dopo quarantadue anni di assenza, con lo statunitense Brandon McNulty ad imporsi.

Dopo il blocco forzato a causa del Covid, il ciclismo torna protagonista in Trinacria, con quattro giorni di battaglia dal 28 settembre fino all’1 ottobre e ciclisti dal palmares illustre come Vincenzo Nibali e Chris Froome. Analizziamo assieme il percorso dell’edizione 2021, che porterà da Avola fino a Mascali in una corsa da 712 chilometri totali.

Prima tappa: Avola-Licata (179 km)

La prima frazione sarà dedicata alle ruote veloci, o almeno a quelle che resisteranno fino all’arrivo. Un centinaio di chilometri parecchio ondulati, ma con un solo GPM situato a metà percorso, verso Ragusa, per poi scendere di nuovo verso la costa. Gli ultimi 800 metri su Corso Umberto saranno in leggera salita, ma non dovrebbero tagliare fuori i velocisti rimasti.

Seconda tappa: Selinunte (Castelvetrano) – Mondello (Palermo) (173 km)

Tappa simile a quella precedente, però più aperta ad altre soluzioni. Percorso sempre ondulato (1800 metri di dislivello) con il GPM di Portella della Ginestra a rappresentare il punto più alto della giornata, ma la corsa potrebbe scoppiare sul GPM di Carini, breve ma abbastanza duro da poter convincere qualche temerario a scattare, viste anche le discese che portano fino al traguardo. 

Terza tappa: Termini Imerese – Caronia (180 km)

Questa è la frazione che potrà ridisegnare la classifica. Tante, tantissime curve ed una prima parte in costante salita fino a Forcella di Barfuco; lunga discesa fino al GPM di Pollina, 11 chilometri al 6% circa, per poi riscendere e arrivare agli ultimi tre chilometri di Caronia, sempre attorno al 6% di pendenza ma con punte superiori.

Quarta tappa: Sant’Agata di Militello – Mascali (180 km)

La tappa regina di questo Giro di Sicilia, nonostante gli ultimi chilometri pianeggianti: si può arrivare alla spicciolata. Protagonista incontrastato l’Etna: a metà percorso si scala il Portella Mandrazzi che porta alle pendici del vulcano, poi dopo essere passati una prima volta dal traguardo si sale su Sciarra di Scorciavacca, per poi scendere in picchiata verso il traguardo di Mascali.

Foto: LaPresse

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