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Greg van Avermaet: “Combatto contro un nemico sconosciuto, forse è il vaccino. Qualcosa non va nel sistema immunitario”

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Greg van Avermaet ha palesato dubbi importanti sulla validità del vaccino anti-Covid. Il ciclista belga ha infatti affermato che alcune approfondite analisi hanno fatto emergere che “c’è qualcosa che non va nel suo sistema immunitario“. Il 36enne ha disputato una stagione sottotono rispetto ai suoi standard, il miglior piazzamento è stato il terzo posto al Giro delle Fiandre e non vince una gara addirittura da due anni (GP di Montreal, 15 settembre 2019). Il Campione Olimpico di Rio 2016 si è sottoposto a una serie di esami per comprendere da cosa potesse dipendere la sua attuale mancanza di forma e alla Gazzetta di Anversa ha palesato tutti i suoi dubbi.

L’alfiere della AG2R Citroen ha affermato: “I valori dimostrano che c’è qualcosa che non va nel mio sistema immunitario. Il mio corpo sta combattendo contro un nemico sconosciuto e potrebbe essere il vaccino […] I risultati degli esami del sangue non sono proprio buoni. I valori del sangue sono quelli di sempre e questo conferma la mia forma, ma altri valori mostrano che c’è qualcosa che non va con il sistema immunitario”.

Greg van Avermaet, che ha ricevuto una doppia dose di Pfizer, ha proseguito: “A quanto pare c’è un problema. Dormo bene, mi alleno bene e mi sento bene, ma mi manca quel 3% per essere al meglio. Normalmente, crono come quella del Benelux Tour sono nei primi venti (ieri è stato invece 104mo, con un ritardo di 1’31” dal vincitore, ndr). La buona notizia è che so cosa non va, ma dall’altro lato non è stata fatta molta ricerca riguardo gli effetti del vaccino sul corpo degli sportivi“. Il ciclista dovrebbe anche rinunciare ai Mondiali, in programma nelle Fiandre dal 19 al 25 settembre: “Nei prossimi giorni andrò a vedere qualche medico per chiedere consigli. Se questo vuol dire che mi devo fermare, lo farò. In questo momento non ha senso pensare ai Mondiali. Ci sono molti belgi che vanno più forte di me e che quindi meritano più di me di essere convocati”.

Foto: Lapresse

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