Pallavolo
Italia-Serbia 3-1, le pagelle delle azzurre: Sylla incontenibile, Egonu la migliore al mondo. Che gruppo!
PAGELLE ITALIA-SERBIA 3-1, FINALE EUROPEI VOLLEY
Paola Egonu, 10: da anni è aperto il dibattito su chi sia la giocatrice più forte del mondo tra l’azzurra e la serba Tijana Boskovic, un po’ come Messi e Cristiano Ronaldo. Se con i club la veneta si era fatta preferire, con la Nazionale era invece stata sempre la balcanica a prevalere. Fino ad oggi…Paolina ha disputato una finale da vero fenomeno: 29 punti e una percentuale del 53% in attacco. Ma sarebbe riduttivo fermarsi solo alle statistiche. La partita dell’azzurra è stata impreziosita anche da innumerevoli tocchi a muro e preziose difese. Il suo attacco ora è più vario, con diverse opzioni alternative alla semplice sassata. A 23 anni Paola Egonu conquista il primo titolo in carriera con la Nazionale e, soprattutto, fornisce una concreta risposta su chi sia realmente oggi la miglior giocatrice di volley del Pianeta.
Miriam Sylla, 10: forse la migliore in campo in assoluto della finale. I problemi in ricezione sono ormai un ricordo, in attacco disputa una partita surreale: 20 punti con uno straordinario 54%. E’ una tigre indemoniata, punisce la difesa serba con delle bordate di una violenza inaudita. Dà entusiasmo a tutta la squadra con una grinta contagiosa, da vera leader carismatica. E che dire poi del servizio ficcante, delle difese e di una presenza a muro sempre incisiva. Il vero segreto del trionfo dell’Italia sta tutto qui: oggi avevamo due bocche da fuoco straordinarie (Egonu e Sylla), la Serbia una sola (Boskovic).
Elena Pietrini, 9: degna conclusione di un europeo stratosferico. 13 punti e 44% in attacco, tanta personalità e sfrontatezza, il coraggio di osare e le qualità della predestinata. Questa ragazza ha appena 21 anni, sta migliorando a vista d’occhio anno dopo anno, anche in difesa ed in ricezione. Il reparto offensivo dell’Italia può contare su un trio veramente devastante.
Anna Danesi, 8,5: non è la sua serata in attacco (20%), ma mette a segno la bellezza di 6 muri. In questo fondamentale è stata la miglior giocatrice dell’Europeo. Dopo l’infortunio di Sarah Fahr, è subentrata con convinzione e personalità, non facendo avvertire in alcun modo l’assenza della sfortunata compagna di squadra.
Cristina Chirichella, 7: non la miglior partita per la centrale campana, che fatica tanto in attacco (43%), realizza 5 punti (con 2 muri), ma ha il merito di sciogliersi da metà terzo set in avanti, contribuendo all’apoteosi azzurra.
Alessia Orro, 7: non sfigura, varia il gioco e serve palloni invitanti anche quando deve fare i conti con una ricezione non perfetta. Mazzanti la sostituisce sul finire del terzo parziale, ma non aveva per nulla demeritato.
Ofelia Malinov, 7,5: subentra ad Orro, smista il gioco con ordine e, soprattutto, è letale al servizio, creando una serie di break decisivi. Una scelta azzeccata da parte del ct.
Monica De Gennaro, 8: è ovunque, si becca anche delle pallate al volto pur di difendere gli attacchi della Serbia. Il libero migliore del mondo, nonché una delle chiavi decisive per disinnescare Boskovic.
Alessia Gennari e Beatrice Parrocchiale, senza voto: entrano solo per qualche scambio in seconda linea.
Sara Bonifacio, Sylvia Nwakalor, Alessia Mazzaro e Sofia D’Odorico: non entrate.
Foto: Cev