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Laver Cup 2021, i convocati di Europa e Resto del Mondo. Da Matteo Berrettini a Felix Auger-Aliassime, tutti i nomi
Per uno strano destino, la Laver Cup va a incrociare le date con quella che, se non è l’ispirazione, ne è quantomeno controparte più celebre, almeno allo stato attuale: la Ryder Cup. Per la prima volta non ci sarà nessuno dei Big 3: Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic sono tutti ai box. In due si sono fermati fino al 2022, il terzo deve smaltire l’aver fallito il Grande Slam proprio all’ultimo istante. Andiamo a vedere i 12 protagonisti della scena al TD Garden di Boston.
TEAM EUROPE
Capitano: Bjorn Borg
Vicecapitano: Thomas Enqvist
DANIIL MEDVEDEV
L2 + Left: così abbiamo lasciato il russo, autore dell’esultanza ispirata alla serie FIFA per PlayStation dopo aver vinto il suo primo Slam a New York. Numero 2 del mondo, qualche possibilità di chiudere da numero 1 ce l’ha. Fa per la prima volta parte del team europeo.
STEFANOS TSITSIPAS
Avrebbe dovuto giocare, in questo weekend, nel Gruppo II di Coppa Davis, ma l’unico Tsitsipas visto giocare è stato suo fratello Petros nella sconfitta contro la Lituania. Il greco è alla seconda presenza; nel 2019 vinse un singolare, ma perse i due doppi in coppia prima con Nadal e poi con Federer.
ALEXANDER ZVEREV
Il tedesco arriva dalla semifinale agli US Open, dove ha costretto Djokovic a giocare per cinque set. Diventa uno dei tre a vantare quattro partecipazioni, con un record di 5-1 in singolare e di 1-1 in doppio. E’ già pressoché certo di giocare le ATP Finals a Torino.
ANDREY RUBLEV
In molti si aspettavano una stagione esplosiva del russo. In effetti non gli è andata male: un quarto Slam, un 500, due finali 1000, ma soprattutto nei quattro tornei maggiori avrebbe potuto dare di più (pesa il ko con il tedesco Jan-Lennard Struff a Parigi). Prima volta per lui.
MATTEO BERRETTINI
Il romano, numero 1 d’Italia, nonostante due infortuni seri che ne hanno condizionato altrettante fette di stagione, ha dimostrato di valere il livello che gli assegna la classifica. Una finale, due quarti e un ottavo Slam, una finale 1000 e un 500 vinto parlano da soli, come il 37-9 in stagione. Debutto in Laver Cup, è il secondo italiano a giocarla dopo Fabio Fognini.
CASPER RUUD
Il norvegese ha scalato la classifica in estate a suon di 250 vinti, tre consecutivi: un filotto che ha ricordato sequenze appartenute ad Andy Murray un paio di lustri fa. Gioca per la prima volta la Laver Cup, ma è giocatore che sul veloce ancora non è riuscito a essere pienamente convincente.
Nel ruolo di alternate c’è il veterano spagnolo Feliciano Lopez, che qualora dovesse entrare in campo per forfait altrui garantirebbe sicuro spettacolo con il suo gioco.
TEAM REST OF THE WORLD
Capitano: John McEnroe
Vicecapitano: Patrick McEnroe
FELIX AUGER-ALIASSIME
Entra per la prima volta a far parte del team globale. Il canadese sembra essersi, se non del tutto sbloccato, quantomeno messo sulla traiettoria giusta con i quarti a Wimbledon e la semifinale agli US Open, i due principali risultati di questa stagione che lo ha riportato nel ruolo di primo del suo Paese.
DENIS SHAPOVALOV
Il meglio l’ha offerto su erba, tra Queen’s e Wimbledon, con due semifinali, ma la stagione avrebbe potuto prendere una piega notevole già al Foro Italico di Roma, se avesse tenuto saldi i nervi per battere Nadal agli ottavi. Alla terza Laver Cup, deve ancora vincere un match: ne ha persi due in singolare e uno in doppio.
DIEGO SCHWARTZMAN
L’argentino arriva da una sconfitta per la quale il termine clamoroso è riduttivo a dir poco: lo ha battuto, nel Gruppo I di Davis, il bielorusso Daniil Ostapenkov, che non ha mai giocato un singolo match a livello ATP ed è numero 63 del ranking junior ITF (ha 18 anni). Perse con Goffin l’unico match giocato in Laver Cup nel 2018.
REILLY OPELKA
Il gigante americano si è riuscito a ritagliare un posto al vertice del tennis mondiale soprattutto con tre buoni risultati: la semifinale a Roma, la finale a Toronto e gli ottavi agli US Open. Numero 19 del mondo, è alla prima esperienza in questo contesto.
JOHN ISNER
Si parla di un altro degli onnipresenti in questa manifestazione: ormai gli anni (36) avanzano anche per lui, che però si mantiene a un validissimo livello e talvolta va ancora avanti con agio nei Masters 1000 (semifinale a Toronto e quarti a Madrid). Ha vinto un 250 ad Atlanta. In Laver Cup record di 2-4 in singolare e di 3-0 in doppio.
NICK KYRGIOS
Dimenticate il ranking: attualmente è numero 95, ma sono tante le ragioni di un rapporto complesso tra l’australiano e il tennis. Da persona di basket, il Garden lo sente quasi come un simbolo, e un contesto come quello della Laver Cup gli piace eccome. Record: 1-3 in singolare, 3-0 in doppio.
Come alternate c’è Jack Sock: l’americano è recordman per match giocati (12), match di doppio vinti (7), match totali vinti (8, con Federer), punti di Laver Cup vinti con il doppio (15).
Foto: LaPresse