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Laver Cup 2021, la bilancia è tutta verso l’Europa

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Con i tornei dello Slam in archivio in questo 2021, inizia la strada verso gli appuntamenti finali di stagione che culmineranno con le Nitto ATP Finals di Torino. Ad aprire i battenti a questo ultimo periodo di grande tennis sarà la Laver Cup, giunta alla quarta edizione e che torna in calendario dopo lo stop dello scorso anno, dovuto alla contemporaneità al Roland Garros spostato a settembre a causa della pandemia di Covid-19. Il TD Garden di Boston accoglierà dal 24 al 26 settembre dodici dei giocatori più forti al mondo tra Europa e Resto del Mondo, ma nulla pare che possa scalfire la supremazia del vecchio continente.

Nonostante sia la prima edizione in cui non sarà al via della competizione nessuno tra i Big Three del tennis mondiale, con Roger Federer, Novak Djokovic e Rafa Nadal che hanno dovuto abdicare per svariate motivazioni, l’Europa può vantare un team di tutto rispetto, con i sei giocatori scelti da Bjorn Borg tutti presenti nella top 10 mondiale e che, con tutta probabilità, potremo rivedere a Torino dal 14 al 21 novembre. Il neo detentore degli US Open Daniil Medvedev, il campione olimpico Alexander Zverev, Stefanos Tsitsipas, Andrey Rublev, Casper Ruud e il nostro Matteo Berrettini: una squadra che, sulla carta, non ha apparenti punti deboli.

Dall’altra parte il selezionatore John McEnroe ha scelto la squadra facendo leva su determinate abilità; in primis, al servizio, con John Isner e la sua ‘versione giovane’ Reilly Opelka pronti a bombardare il cemento del Massachusetts. La freschezza atletica di Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime, forse le stelle più luminose al momento del tennis nordamericano, potrà scompigliare le carte, mentre Diego Schwartzman dovrà dimostrare di essersi messo alle spalle la giornata peggiore della sua vita, il ko con il bielorusso senza ranking Daniil Ostapenkov. Infine, Nick Kyrgios: i risultati degli ultimi tempi non parlano a suo favore, ma sappiamo bene che quando (e se) accende il suo talento diventa un cliente scomodissimo per chiunque.

Insomma, se dovessimo sbilanciarci con un pronostico, la bilancia pende nettamente verso il vecchio continente. Non solo per questioni di classifica, con sei nomi che oramai occupano l’elite del tennis mondiale, ma anche per la completezza dei giocatori che hanno più armi a disposizione per poter vincere uno scambio rispetto agli avversari. Ma sappiamo bene come il tennis sia lo sport del diavolo e come i pronostici possono essere sovvertiti. Anche in una competizione storicamente vinta dall’Europa, che appare da anni come la forza dominante del tennis internazionale.

Foto: LaPresse

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