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Paralimpiadi Tokyo, Luca Pancalli sottolinea: “Teniamo accese le luci su questi atleti, non basta gioire per le medaglie”

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Le Paralimpiadi son giunte a una conclusione e per l’Italia sono state un successo. Le 69 medaglie ottenute e l’attenzione mediatica che gli atleti si sono meritati nel corso dei giorni di gara sono tra gli aspetti che hanno regalato grande soddisfazione al movimento nostrano, rappresentato da Luca Pancalli.

Il presidente dei CIP, da questo punto di vista, ha analizzato gli aspetti legati ai Giochi. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Pancalli ha espresso entusiasmo per quanto ottenuto: “Un bilancio più che positivo. Il risultato in termini di medaglie ci inorgoglisce, ma al di là di ciò voglio far risaltare che questo sia stato frutto di un lavoro molto duro, di sacrifici e di umiltà“.

Umiltà che però Pancalli non vuol disperdere, ben consapevole delle problematiche nel nostro Paese: “Ci sono tre milioni di disabili nel nostro territorio, togliendo gli anziani abbiamo più di un milione di ragazzi da intercettare. Tutto quello che abbiamo fatto a Tokyo mi auguro aiuti a tenere accesi i riflettori sui percorsi di politica sportiva per fare sì che tra qualche anno la nostra delegazione sia di 300 atleti e oltre“.

La ricetta del n.1 del Comitato Paralimpico Italiano è chiara: “Un Paese che si dice civile non può solo gioire per le medaglie, ma dare aiuti concreti per far crescere il movimento. La collaborazione coi corpi militari è importante. Ma bisogna dare la possibilità di accedere agli ausili sportivi. I loro costi spesso rappresentano il primo ostacolo che impedisce anche solo di cominciare“.

In sostanza, ci si prepara alla sfida per Parigi 2024 con grande determinazione e la speranza che si vada oltre i complimenti di rito per i risultati di Tokyo.

Foto: LaPresse

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