Situazione a dir poco incandescente dopo lo short program individuale femminile, la gara che ha chiuso la lunghissima prima giornata del Nebelhorn Trophy 2021, competizione internazionale di pattinaggio artistico valida per assegnare gli ultimi posti per le Olimpiadi di Pechino 2022. Ad eccezione della prima classificata infatti, Alysa Liu, le restanti cinque atlete piazzatesi in una posizione utile in ottica qualificazione (ricordiamo che passeranno solo le prime sei), si sono ritrovate tutte raccolte in appena quattro punti, con l’azzurra Lara Naki Gutmann, al momento settima, pronta a rincorrere nel libero.
L’atleta di Gabriele Minchio, seppur rallentata da una combinazione fallosa contrassegnata da un arrivo non tenuto nel triplo lutz che le ha fatto perdere un tempo prima di agganciare il doppio toeloop, ha comunque ben impressionato realizzando il triplo flip e il doppio axel (sul quarto), oltre che tre trottole di buona fattura che le hanno permesso di raggiungere 57.16 (28.73, 28.42), circa quattro punti in meno di Ekaterina Kurakova, sesta con 61.04 (31.27, 29.77).
Tuttavia è da annotare in particolare la presenza di due concorrenti a portata della nostra, l’australiana Kailani Craine e l’ucraina Anastasia Shabatova. La prima si trova in questo momento al quarto posto con 61.62 (32.88, 28.77) grazie a un elemento audace, il triplo loop combinato con il triplo loop, decisamente inusuale nel ghiaccio ma molto in voga nelle rotelle. La seconda occupa invece la quinta piazza con 61.49 (34.40, 27.09). Proprio in particolare su queste due ultime atlete Gutmann potrà tentare l’affondo in vista di un segmento lungo che si preannuncia al cardiopalma.
Non ha tradito quindi le aspettative la grande attesa della vigilia, la già citata Alysa Liu. La statunitense infatti, dopo la buona prestazione del Lombardia Trophy ha riconfermato un programma sopra i 70 punti grazie a una performance positiva, cominciata con un buon doppio axel (durante le prove lo aveva atterrato anche triplo) e proseguita con il triplo flip (redarguito con la chiamata di filo d’entrata non chiaro) e con la combinazione triplo lutz (sul quarto)/triplo toeloop.
Facendo il pieno nei GOE soprattutto nella serie di passi e nella layback finale (entrambe di livello 4), l’allieva seguita da Massimo Scali, Jeremy Abbott e Lorenzo Magri ha dunque ben distanziato le principali concorrenti, raccogliendo 70.86 (38.55,32.31), cinque lunghezze in più di una Alexia Paganini in grande spolvero, autrice di un programma pulito imbastito dal triplo lutz combinato con il triplo toeloop, dal triplo flip e dal doppio axel valutato 65.65 (36.41, 29.24). Terza infine con 62.02 (33.48, 28.54) bielorussa Viktoriia Safonova, rimasta attardata per una piccola imprecisione nella combinazione.
CLASSIFICA SHORT PROGRAM INDIVIDUALE FEMMINILE
Foto: Colombo Pier