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Remco Evenepoel attacca Eddy Merckx: “Deve sempre parlare. Offeso perché non ho corso col figlio?”

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Remco Evenepoel non ha accettato l’attacco diretto di Eddy Merckx, secondo cui il Belgio non avrebbe dovuto convocare il giovane talento per i Mondiali 2021 di ciclismo. Il Cannibale avrebbe preferito avere Wout van Aert come unico capitano perché “Remco Evenepoel corre sempre soltanto per se stesso, lo abbiamo visto alle Olimpiadi“. Le affermazioni del ciclista più vincente di tutti i tempi non sono state digerite dal 21enne, il quale ha voluto sonoramente replicare durante un incontro con la stampa.

L’alfiere della Deceuninck-Quick Step è stato diretto: “Deve sempre dire qualcosa e questo è un peccato. Ho molto rispetto per Eddy e a quanto pare non è reciproco. Forse ha fatto queste affermazioni perché avevo deciso di non correre con la squadra del figlio. Ammiro Eddy per il suo palmares e i suoi successi, ma non sono qui per approfittarmi della squadra. Non mi passerebbe mai per la testa e farò del mio meglio in corsa”.

Il classe 2000 ha poi precisato: “Io sono belga e si corre in Belgio, non sono certo qui per affondare la squadra. Sono qua per Wout: è l’occasione della sua vita. Sarebbe stupido non aiutarlo. Nessuno è più forte di Wout su questo percorso“.

Fresco di argento in linea agli Europei (battuto da Sonny Colbrelli) e di bronzo iridato a cronometro (preceduto da Filippo Ganna e Wout van Aert), il belga ha concluso: “Le altre squadre sono molto forti. Penso all’Italia, al Belgio o alla Danimarca. Ci sono anche uomini come Peter Sagan, Mathieu van der Poel e Michal Matthews che possono vincere. Noi dovremo fare il nostro e se ci saranno corridori più forti, sarà andata così. Sarebbe un fallimento solamente se facessimo una brutta corsa, ma non ci pensiamo“.

Foto: LivePhotoSport

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