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Ryder Cup 2021, il regolamento e la formula della competizione

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Ci si avvicina al momento in cui, a Whistling Straits, andrà in scena l’edizione 2021 della Ryder Cup. Europa e Stati Uniti andranno a confrontarsi con i 12 giocatori che, tra sistemi di qualificazione e scelte dei due capitani, porteranno in scena un altro pezzo dell’evento più iconico del golf mondiale, che tra due anni farà tappa a Roma. Andiamo a scoprirne il regolamento e le pieghe.

LA STRUTTURA

Allo stato attuale delle cose, la Ryder Cup segue un programma ben preciso. Il giovedì è il giorno della presentazione dei 12 componenti delle due squadre. Nella cerimonia di apertura in cui ciò avviene, si indicano anche i foursome (o fourball, a seconda della situazione; nel 2021 saranno i foursome) che andranno in scena nella prima sessione di gioco del venerdì. Successivamente, si procede con quattro foursome e quattro fourball sia nella giornata di venerdì che in quella di sabato, per poi chiudere con i 12 match singoli alla domenica, in cui giocano tutti.

Ogni match, foursome, fourball o singolo che sia, vale un punto. Si gioca sempre con la formula del match play, cioè quella per cui se una coppia o un giocatore impiega almeno un colpo in meno per finire una buca rispetto all’altra, questa (o questo) va “1 up” (1 down nel caso avverso) rispetto all’altra, o quel che il punteggio indica in quel momento. Se a un certo momento ci sono meno buche che colpi recuperabili, il match è dichiarato concluso.

Ad esempio, la coppia A all’inizio della buca 17 è avanti di tre colpi (3 up) sulla coppia B; detta coppia B non può recuperare quei due colpi e perciò si dice che la coppia A vince 3&2. Diversamente, se la coppia A, alla buca 18, è 1 up sulla coppia B e impiega un colpo in meno, allora si dice che chiude il match 2 up (se succede alla buca 17, la dicitura corretta è 3&1, dove 3 sono i colpi di vantaggio). Ove si verifichi un pareggio, non ci sono buche di spareggio, ma il match è semplicemente pari e viene guadagnato mezzo punto a coppia o a testa.

FOURSOME

In questo caso i giocatori si alternano nel giocare l’unica palla disponibile: uno tirerà dal tee shot nelle buche pari, l’altro in quelle dispari. Viene chiamato anche “alternate shot”, proprio perché dopo il tee shot del primo giocatore tira il secondo, seguito ancora dal primo e così via.

FOURBALL

In questa fattispecie tutti i giocatori hanno una propria palla, che giocano indipendentemente dagli altri. Vale il principio per cui, se due giocatori di squadre opposte fanno per esempio birdie, non c’è guadagno di nessuna coppia.

MATCH SINGOLI

Sono questi confronti a rappresentare il fulcro della Ryder Cup, là dove si sono viste rimonte clamorose (la più recente a Medinah nel 2012 da parte dell’Europa). Un giocatore ne affronta un altro, e valgono le regole indicate nella sezione Struttura. Esiste però un’altra casistica: se qualcuno è infortunato, e non è in grado di giocare, l’altro capitano ha diritto di scegliere un giocatore che non vorrebbe schierare e a quel match viene automaticamente assegnato il risultato di parità. Dal 1979 ciò è accaduto per tre volte.

LA STORIA

Il sistema attuale, però, non è sempre stato utilizzato nella maniera in cui lo conosciamo. Dal 1927 al 1959, infatti, si giocava su due giorni: nel primo c’erano quattro foursome da 36 buche, le stesse del secondo giorno in cui venivano affrontati altrettanti fourball. Solo per il 1961 fu applicata una formula da 4 foursome sia al mattino che al pomeriggio nel primo giorno e 16 singoli, suddivisi ancora tra mattina e pomeriggio, nel secondo, per un totale di 24 punti contro i 12 fino ad allora assegnati.

Tra il 1963 e il 1971 si allungò la Ryder Cup a tre giornate, il primo passo verso ciò che oggi vediamo. Otto foursome si giocavano il venerdì, otto fourball il sabato e otto match singoli la domenica: totale 32 punti, con un giocatore che poteva assommarne fino a 6. L’alternanza tra foursome e fourball fu introdotta nel 1973 e mantenuta nel 1975, ma un altro cambiamento arrivò nel 1977. Si giocarono, in quell’anno, 5 foursome il venerdì, 5 fourball il sabato e 10 match singoli la domenica, per un totale di 30 punti accumulabili.

Dal 1979 a oggi la formula è quella che ben si conosce: 4 foursome e 4 fourball il venerdì e il sabato, con ordine a scelta del capitano della squadra ospitante, e i 12 match singoli la domenica. Solo nel 2010 si è avuta una variazione sul tema a causa della pioggia che cadde su Gleneagles, costringendo a rivedere il programma di foursome e fourball e a far giocare i match singoli di lunedì.

Foto: LaPresse

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